Piero De Luca (PD): “L’accordo Nato è una cambiale in bianco che ipoteca futuro Italia”
L’onorevole salernitano Piero De Luca, esponente del Partito Democratico, ha lanciato un durissimo affondo contro l’accordo siglato a L’Aja, che prevede l’innalzamento delle spese militari al 5% del PIL. In un’intervista rilasciata a La Stampa, De Luca ha definito l’intesa “una cambiale in bianco” che rischia di compromettere il futuro economico dell’Italia.“Si tratta di un onere molto rilevante, privo di qualunque copertura economica – ha dichiarato – e che rischia di tradursi in tagli alla spesa sociale, uno scenario per noi inaccettabile”.Secondo il deputato dem, l’accordo è il frutto dell’irrilevanza diplomatica dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, e rivela una pericolosa subalternità agli Stati Uniti di Trump:“Questi miliardi finiranno per lo più nelle casse dell’industria bellica americana, aggravando il nostro bilancio pubblico senza alcun ritorno reale per il Paese”.
De Luca sostiene che ci fosse margine per negoziare un’intesa più sostenibile, ma che l’Italia non abbia saputo far valere le proprie ragioni ai tavoli internazionali. Pungente anche la replica alle parole della premier Meloni, secondo cui “per fare la pace bisogna preparare la guerra”: “A me viene da dire che per avere la pace bisogna innanzitutto rafforzare l’Europa, che ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 2012. Solo un’Unione Europea forte, con una vera difesa comune, può essere un argine ai nazionalismi che portano instabilità e guerra”. Per De Luca, l’unica via percorribile è costruire una vera architettura di difesa europea, condivisa e autonoma rispetto agli interessi atlantici: “L’Europa deve uscire dalla logica della sudditanza militare e strategica. Solo con una politica estera e di difesa comuni possiamo garantire sicurezza, stabilità e pace”.