Servizio Rai sulla sanità a Salerno, l’ira di Polichetti (Udc): “È tempo di responsabilità”
Dopo la messa in onda del servizio del programma Far West su Rai 3, che ha acceso i riflettori sulla condizione dell’Azienda Ruggi d’Aragona di Salerno, e in particolare sul plesso di Via San Leonardo, il dibattito sulla sanità pubblica in Campania entra in una fase ancora più delicata.
A esprimere una posizione netta è Mario Polichetti, responsabile del Dipartimento nazionale Sanità dell’Udc, che interviene con dichiarazioni decise ma rispettose dei ruoli istituzionali e della necessaria verifica dei fatti.
“Quanto mostrato e raccontato dalla trasmissione è grave e inquietante. Se anche solo una parte di ciò corrispondesse al vero – e sottolineo: se fosse accertato – allora ci troveremmo di fronte a una situazione tale da rendere incompatibile con la funzione pubblica chi ha avuto la responsabilità politica della gestione sanitaria regionale”, afferma Polichetti.
“Un sistema in cui a pagare sono i lavoratori e i pazienti meriterebbe, in quel caso, una risposta altrettanto forte: chi ha sbagliato va rimosso, senza tentennamenti”.
Il servizio televisivo ha portato alla luce presunte criticità organizzative, possibili irregolarità in alcune nomine, condizioni lavorative molto difficili e situazioni di potenziale rischio per la tutela della privacy. Alcune immagini e testimonianze hanno sollevato reazioni contrastanti, tra chi ne contesta l’impostazione e chi invece le considera un utile strumento di denuncia.
Polichetti sottolinea però un principio fondamentale: “Non spetta a una trasmissione emettere verdetti, ma è indispensabile che la magistratura e gli organi ispettivi competenti avviino tutte le verifiche del caso. Chiunque operi in buona fede non può che auspicare chiarezza. Ma se davvero si configurassero violazioni gravi, saremmo davanti a una sconfitta istituzionale che richiederebbe conseguenze immediate”.
Il dirigente Udc non manca di stigmatizzare atteggiamenti omissivi da parte di chi aveva il compito di vigilare: “Il silenzio, dinanzi a problematiche così serie, può diventare corresponsabilità. Se esistono responsabilità politiche o gestionali, queste vanno accertate e sanzionate, perché la sanità è un bene pubblico e non può essere lasciata alla deriva o oggetto di battaglie personali”.
Infine, Polichetti lancia un appello al governo centrale: “Chiedo formalmente che venga istituito un tavolo nazionale di crisi sulla sanità campana, coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali e sindacali. È giunto il momento di affrontare i problemi strutturali con serietà, trasparenza e competenza. A pagarne il prezzo oggi sono gli infermieri che lavorano senza sosta, i medici esposti a rischi quotidiani e i pazienti che spesso ricevono assistenza in condizioni inaccettabili. Questo sistema va corretto, prima che sia troppo tardi”.