Omicidio Vassallo, c’è una nuova pista: archiviata la posizione di Bruno Humberto Damiani
C’è una nuova pista sull’omicidio di Angelo Vassallo. Da un lato l’autorità giudiziaria ha archiviato la posizione di Bruno Humberto Damiani , il “brasiliano” indicato per anni come l’esecutore materiale del delitto, ma dall’altro l’indagine sulla morte del sindaco di Pollica non è chiusa. Lo aveva chiesto la famiglia, che sollecitava gli inquirenti ad andare avanti; e dalle poche indiscrezioni che trapelano si sa che il procuratore aggiunto Rosa Volpe , che ha mantenuto le redini delle indagini anche dopo il trasferimento da Salerno a Napoli, ha trovato nuovi elementi per continuare a tenere accesi i riflettori.
Archiviate le accuse a Damiani, la pista privilegiata resterebbe però quella della droga, che nella frazione marina di Acciaroli aveva preso piede a tal punto da scatenare la reazione in prima persona del sindaco Vassallo. Secondo le indiscrezioni, al vaglio degli investigatori continuerebbe ad esserci anche l’agguato che, venti giorni prima dell’omicidio di Vassallo, Bruno Damiani subì in una discoteca di Palinuro località che tornerebbe ad essere al centro delle indagini in mordine allo smistamento di quantitativi di droga consistenti forniti da gruppi criminali del Napoletano (da Secondigliano alla zona stabiese) nella stagione estiva. Qualcuno lo accoltellò e, secondo gli inquirenti, quel litigio sarebbe legato a dissidi per la gestione dello spaccionelle località cilentane. Quella sera Damiani fu ferito, varcò la soglia dell’ospedale di Vallo della Lucania poi dimesso. Non solo. Agli atti dell’indagine risulta che pochi giorni dopo quel ferimento vi fu a Salerno un agguato misterioso, rimasto a lungo sotto silenzio, nel quale il “brasiliano” avrebbe inseguito pistola in pugno, a Pastena, il presunto aggressore della discoteca.
Fonte La Città