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Razzi su Tel Aviv, Israele: “Hamas la pagherà a caro prezzo” Attualità Italia e Mondo Primo piano Provincia e Regione 

Razzi su Tel Aviv, Israele: “Hamas la pagherà a caro prezzo”

Scontro sempre più duro tra Israele e Hamas, con tensione sempre più alta. A Tel Aviv sirene d’allarme ed esplosioni. Una donna è rimasta uccisa nella cittadina di Rishon Lezion nel massiccio lancio di razzi sulla periferia di Tel Aviv da parte di Hamas e della Jihad Islamica secondo quanto

Hamas e la Jihad islamica “pagheranno un caro prezzo” per gli attacchi, lanciati contro le zone meridionali e centrali di Israele, promette il premier israeliano Benjamin Netanyahu, condannando i leader dei gruppi che operano nella Striscia di Gaza. “Hanno le mani sporche di sangue“, ha detto il premier, annunciando che le forze israeliane continueranno i loro attacchi nella Striscia.

Poco prima un portavoce della Jihad Islamica aveva annunciato l’imminente lancio di missili contro Tel Aviv, riferisce Haaretz. L’attacco veniva presentato come la risposta all’abbattimento di un edificio di 13 piani a Gaza city, usato a quanto pare dalla leadership di Hamas.

Razzi hanno colpito i sobborghi di Tel Aviv Holon e Givatayim. Otto i feriti gravi secondo quanto riferisce la polizia e riportano i media israeliani. In uno degli attacchi, un razzo è caduto accanto a un autobus a Holon, ferendo quattro persone, due delle quali in modo grave. A Givatayim, i frammenti di un razzo intercettato dal sistema di difesa Iron Dome hanno colpito un’abitazione, ferendo in modo lieve gli occupanti.

Le forze militari israeliane hanno distrutto un altro edificio a Gaza City. Si tratta dell’al-Jawharah. Lo riporta il Times of Israel. In tutto sono stati colpiti oltre 130 obiettivi diversi, compreso un edificio residenziale di 13 piani che è stato abbattuto a Gaza City. Gli abitanti erano stati avvertiti prima dell’attacco in modo da poter fuggire in tempo. Gli avvertimenti sono arrivati per telefono ed sms. Inoltre il primo colpo sparato è stato un piccolo missile che ha provocato pochi danni sul tetto, avvertendo i residenti che presto sarebbe arrivato un attacco più forte, secondo la tecnica del “roof-knocking” (bussare sul tetto).

“Hamas ha sparato un sacco di missili e poi vuole il cessate il fuoco, sarebbe perfetto per loro non pagare il prezzo per aver sparato su Gerusalemme e poi 500 missili. Ci sarà un cessate il fuoco quando noi saremo pronti”, ha detto un alto funzionario israeliano, citato dai media locali, senza smentire o confermare notizie di una offerta egiziana di mediare un cessate il fuoco.

Hamas ha rivendicato il lancio di 130 razzi contro Tel Aviv e il centro d’Israele. “Ora, nel mantenere la nostra promessa, le Brigate al Qassam hanno lanciato il più grande attacco missilistico contro Tel Aviv e i suoi dintorni, con 130 missili, in risposta al nemico che ha preso di mira grattacieli civili”, ha detto Hamas su Telegram, rilanciato da Times of Israel.

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