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Carta e cartone, business da migliaia di euro al mese Economia Primo piano 

Carta e cartone, business da migliaia di euro al mese

Male che vada per un “viaggio” portano a casa netti 150 euro. E per tre ore di lavoro non è male. Altro che poveretti costretti a rubare i cartoni, c’è chi ci campa bene. E spuntano anche gli interessi di aziende di recupero imballaggi che acquistano illegalmente i cartoni e qualcuna fornisce addirittura i mezzi ai propri dipendenti per rubarli.

Questo il quadro che emerge grazie all’inefficace azione di chi deve fare rispettare le legge a Salerno e in molti comuni della provincia.
Carta e cartone devono essere smaltiti con il conferimento in strada nei giorni prestabiliti o presso le isole ecologiche o presso piattaforme (centri di raccolta privati) autorizzate con tanto di formulario. Nel circuito non dovrebbe entrare nessun rifiuto non tracciato e, invece, basta fare una semplice telefonata e, pur ammettendo di essere un’azienda e di non avere un formulario c’è chi non fa problemi ad acquistare i rifiuti.

I guadagni per gli abusivi. Il prezzo a tonnellata del cartone acquistato da privati da parte di alcune piattaforme a Salerno città va dai 50 ai 70 euro, nell’Agro nocerino fino a 80 euro. Ogni furgone di abusivi carica tra 2 e 2,4 tonnellate, alcuni mezzi anche di più, di cartoni lasciati in strada e che sono “proprietà” del Comune. La scelta dei ladri va solo su quelli migliori: richiestissimi, ad esempio, sono quelli di elettrodomestici soprattutto se in buone condizioni. L’incasso per ogni furgone abusivo è da 100 ai 192 euro a carico. In media i furgoni fanno tra i due e i tre viaggi al giorno con un incasso totale tra i 300 e i 600 euro circa, che per tre volte la settimana a Salerno (c’è poi chi si sposta secondo le date di conferimento di carta e cartone) fa un giro di 7.200 euro al mese. Ovviamente a nero.
Il “segreto” noto a tutti. Molti esercenti o famiglie sanno degli abusivi e lasciano per strada i cartoni anche nei giorni di non conferimento, essendo noto che tra le 14 e le 17, o tra le cinque e le sette del mattino passano a ritirarli, anche in pieno centro.
Il danno per i Comuni. Nel capoluogo operano diversi furgoni, uno blu condotto da un operatore calvo che indossa abiti simili a quelli di Salerno pulita e che fa da Mercatello al centro, un altro con cassone rosso con le insegne di una ditta di Giffoni Valle Piana con due persone (attivo nei quartieri a oriente) quelli che “lavorano” nella zona industriale e altri nei rioni alti, che sommati producono un totale di 50mila euro al mese o giù di lì, se si sottraggono i costi di carburante e dei mezzi. Il danno è notevolmente maggiore per le casse pubbliche atteso che i comuni pagano il loro personale e mezzi per il ritiro di questi imballaggi e per i mancati introiti del conferimento a piattaforme autorizzate ricercate al libero mercato (come fanno pochi comuni, tra i quali Salerno) o, come la maggior parte, al Comieco (il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica) che pagano circa 100 euro a tonnellata.
Il problema della tracciabilità e le false fatture. Chi si rivolge alle isole ecologiche o alle piattaforme o ad altri sistemi autorizzati come la raccolta dei rifiuti nei vari comuni ne consente una tracciabilità, gli abusivi il più delle volte no.
Molti ladri girano con formulari di aziende complici (supermercati o centri commerciali) o di ditte del settore che dicono di aver affidato loro rifiuti (la quantità è in bianco e poi riempita prima di andare in piattaforma) o si rivolgono a impianti compiacenti. Ci sono poi quelli del tutto illegali che non hanno alcuna autorizzazione nemmeno per i loro mezzi e quindi non potrebbero accedere alle piattaforme.
Da qui sorge la necessità di produrre falsa documentazione e un giro di foi, fatture per operazioni inesistenti, per consentire poi alle piattaforme di poter lavorare il materiale riciclato e di poterlo rivendere legalmente alle cartiere o esportarlo. Dietro i furti di carta e cartone esiste, quindi, un sistema illegale fatto di falsi documenti di carico, di formulari fasulli, di documentazione contabile rilasciata per operazioni inesistenti (le cosiddette false fatture) indispensabili per utilizzare la merce rubata.
I furti dei sacchetti dell’immondizia con la carta. E da tempo si ruba anche la cartaccia come molti chiamano la carta di giornali e di altro genere rubata da furgoncini piccoli come capita ad esempio a Nocera Inferiore anche alle 21.
Vengono pagati di meno, anche 25-30 euro a tonnellate, ma è in ogni caso un fenomeno in aumento, che assicura un guadagno di 80-100 euro a notte.

FonteLaCittàdiSalerno







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