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Violentata a 13 anni, il Comune si costituisce parte civile Cronaca Primo piano 

Violentata a 13 anni, il Comune si costituisce parte civile

Il Comune di residenza ha deciso di sostenere in Tribunale la ragazzina che secondo la Procura sarebbe stata violentata per due anni dal compagno della madre. L’ente ha deciso di costituirsi parte civile nel processo che inizierà mercoledì prossimo a carico del 37enne D.S., accusato di avere abusato dell’adolescente.

Secondo le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Roberto Penna, il 37enne avrebbe iniziato a molestare la ragazzina quando lei aveva appena 13 anni, giungendo a rapporti sessuali completi.

Alcuni comportamenti avevano allarmato la madre, a cui la figlia (che adesso è quindicenne) ha poi confidato tutto consentendo l’avvio delle indagini. La donna si era insospettita sia per alcuni atteggiamenti ambigui sia per la frequenza con cui il compagno si allontanava di notte dalla camera da letto. L’adolescente non opponeva resistenza ai rapporti perchè circuita dalle lusinghe di quell’uomo di cui da principio si era infatuata.

Inoltre la ragazza era traumatizzata da una precedente violenza di gruppo che avrebbe subìto alcuni mesi prima, quando cinque minori l’avrebbero bendata e stuprata in un vicolo della località in cui abitava con la madre. Lui continua a negare, sostenendo di essere stato ingannato da madre e figlia, che avrebbero utilizzato di nascosto il suo telefonino per costruire un fittizio scambio di messaggi. 

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