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Villa dei Fiori, venerdì consiglio comunale sull’ampliamento della struttura per evitare i licenziamenti Provincia Provincia e Regione 

Villa dei Fiori, venerdì consiglio comunale sull’ampliamento della struttura per evitare i licenziamenti

C’è un’attesa spasmodica per la seduta del Consiglio comunale che venerdì 4, alle ore 10, dovrà deliberare sull’ampliamento di Villa dei Fiori. E sono migliaia gli sms e i whatsapp che stanno invitando a seguirla in diretta streaming. L’invito parte dal Comitato dei lavoratori e dai sindacati. Nel testo del messaggio lanciato dal Comitato si legge: “Venerdì 4 febbraio alle ore 10:00 si riunirà il Consiglio comunale di Nocera Inferiore sull’ampliamento di Villa dei Fiori su richiesta di sei consiglieri comunali. Invitiamo tutti a seguire la diretta in streaming collegandosi a www. comune.nocera-inferiore.sa.it. Si deciderà il destino di decine di posti di lavoro e se dare migliori servizi al nostro territorio dopo sette anni di attesa. Gli fa eco quello del segretario provinciale della CISL. “Tutti dobbiamo sapere – scrive – come il sindaco deciderà insieme al Consiglio sulla questione che riveste un’importanza decisiva su mantenimento dei livelli occupazionali, miglioramento dell’assistenza e nuove possibilità occupazionali”. “C’è un tam tam – spiega Antonella Derna, portavoce del Comitato dei lavoratori – che sta coinvolgendo tutti. I duecento lavoratori, le famiglie dei nostri 500 pazienti, gli oltre cento fornitori che lavorano con noi e ci sostengono, tutti stanno facendo circolare il nostro invito a seguire la seduta del Consiglio comunale. Nelle nostre strutture, dall’ambulatorio al centro residenziale al centro semiresidenziale, stiamo allestendo dei televisori per seguire insieme questa seduta, augurandoci che ponga fine ad un’incredibile attesa di sette anni”. “Credo che sarà – aggiunge – la seduta del Consiglio comunale più seguita di sempre”.

Nell’attesa lo stesso Comitato ha inviato a tutti i consiglieri un documento dettagliato, un vero “j’accuse”, come lo hanno chiamato, in cui si ricostruisce nei dettagli l’intera vicenda. Questo il testo:

 

 

 

“Egregi Consiglieri,

crediamo sia necessario ottenere dieci risposte per decidere come votare sulla Delibera di approvazione del progetto definitivo dichiarandone l’interesse pubblico, al solo fine di consentire alla Regione di completare l’iter procedimentale di variante al PUT.

Ormai tutti conosciamo la vicenda di Villa dei Fiori di Nocera.

Tutti ormai sanno che nel 2015 Villa dei Fiori fa domanda al Comune di ampliamento degli spazi per adeguarsi alle prescrizioni regionali del 2003 e del 2014 che prevedono non più 4 posti letto per stanza bensì un massimo di 3. Prescrizioni sollecitate più volte dalla ASL.

Tutti ormai sanno che senza questo adeguamento, che non comporta alcun aumento di posti letto, ma solo spazi più vivibili, verranno persi decine di posti di lavoro e migliori servizi sanitari per il territorio.

 

***

 

Premesso che: da mesi se non da anni quasi quotidianamente leggiamo su tutti i giornali le proteste dei lavoratori di Villa dei Fiori. In giugno c’è stata una manifestazione sotto al municipio dei 200 lavoratori, il comune ha ricevuto una proposta di Delibera da 1.600 cittadini, fiaccolate settimanali a cui hanno partecipato centinaia di lavoratori e cittadini ogni volta, la città tappezzata da manifesti affissi anche in molti esercizi commerciali, solidarietà da parte di parlamentari nazionali ed europei, assessori e consiglieri comunali, richieste del Centro di dialogo con l’amministrazione.

 

 

 

  1. Perché

il sindaco non si è degnato di ricevere la rappresentanza di 200 lavoratori, di parlare con la rappresentanza di 1.600 cittadini firmatari di una proposta di Delibera?

 

  1. Perché

il sindaco ha omesso di rispondere alle innumerevoli richieste di incontro da parte della Struttura (ultima del 2/12/21)?

 

 

***

 

Premesso che: Il 15/3/17 la Regione, per poter deliberare la variante al PUT manda una prima indicazione al Comune in cui dà tre prescrizioni: andare in Giunta, poi alla Conferenza dei Servizi e infine in Consiglio comunale per l’approvazione del progetto. La Regione così scrive: “è indispensabile che il Consiglio Comunale approvi il progetto definitivo, completo dei pareri, e ne confermi l’interesse pubblico”.

Dopo l’approvazione della Giunta, Il 12/12/17 la Conferenza dei Servizi dà parere favorevole. Il procedimento è chiuso e definito e pronto per il Consiglio comunale che però non verrà mai convocato.

Il 16/5/19 il comune, omettendo il terzo punto della richiesta manda la pratica alla Regione con il progetto DEFINITIVO per consentire l’iter procedimentale di variane al PUT. Per il Comune la pratica era perfetta per la modifica al PUT da parte della Regione, fra poco leggeremo che oggi non lo è più.

 

  1. Perché

aspetta 520 giorni per mandare la pratica alla Regione?

 

  1. Perché

trasmette la pratica omettendo di osservare la terza richiesta della Regione ovvero di andare in Consiglio?

 

 

***

 

Premesso che: Il 13 /11/20 la Regione per la seconda volta richiede con le stesse parole della prima lettera “…è indispensabile che il Consiglio Comunale competente sulla pianificazione del territorio approvi il progetto definitivo e dichiari l’interesse pubblico del medesimo.” E continua “…sia indispensabile per tutto quanto sopra evidenziato un’espressione significativa, da parte del Consiglio Comunale di Nocera Inferiore, …” (la Regione addirittura evidenzia queste parole in grassetto).

Finalmente dopo l’indicazione dal TAR, il parere dell’ufficio legale, innumerevoli solleciti e la proposta di delibera da parte di 1.559 cittadini, il 28/10/21 viene convocato il Consiglio comunale per deliberare.

 

  1. Perché

aspetta altri 349 giorni per portare la delibera in Consiglio?

 

  1. Perché

il dirigente Califano propone al Consiglio comunale una delibera che prevede solo l’interesse pubblico ma non il progetto come richiesto per ben due volte (e in grassetto) dalla Regione?

 

***

 

Premesso che: Il dirigente Califano è stato nominato il 27/2/21 responsabile dell’urbanistica al posto del dr. Fontanella e dopo altri 3 dirigenti che si sono succeduti prima di lui dal 2015 e con lo stesso Responsabile del Procedimento.

 

  1. Perché

solo 3 giorni prima del Consiglio, il 25/10/21 il dirigente Califano blocca la delibera che lui stesso ha proposto?

 

  1. Perché

il dirigente aspetta 240 giorni dal suo insediamento per richiedere degli ulteriori documenti a Villa dei Fiori?

 

  1. Perché

la pratica inviata alla Regione il 19/5/19 era perfetta e il 25/10/21 non è più perfetta?

 

  1. Perché

il 2/12/21 da parte del dirigente con l’avallo del Sindaco vengono, a procedimento concluso, richiesti una serie di documenti necessari per la concessione di un Permesso a Costruire che non è richiesto in questa fase ma lo sarà solo dopo la modifica del PUT da parte della Regione – e che determinerebbero la reiterazione dell’iter della pratica?

***

 

Questi ritardi e queste azioni non dimostrano forse la volontà di non far decidere il Consiglio Comunale?

Dopo tutto questo, nonostante il sostegno di parlamentari nazionali ed europei, consiglieri e assessori, e soprattutto cittadini, il sindaco, sulla stampa del 29/1/22 afferma: Ma neppure subiremo impassibili quella che più che una richiesta di confronto appare sempre più una pretesa. E’ per questo che abbiamo rimesso l’intera vicenda all’ufficio legale dell’Ente perché la esamini sotto ogni profilo e conseguentemente proceda alla tutela degli organi istituzionali”.

Non è questa forse una minaccia nei nostri confronti? Non possiamo fare altro che percepirla così.

Per questo sindaco, che sta facendo gli scatoloni per andare a casa fra meno di novanta giorni, chiedere quanto prescritto da sette anni dalla Regione, dalla ASL, a beneficio della città è “una pretesa” che va denunciata alla Magistratura”.

 

 

 

 

I rappresentanti del Comitato

dr.ssa Antonella Derna

  1. Giovanni Somma

 

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