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VIDEO | Pagani. Gambino proclamato Sindaco della Città, con la scure dell’incandidabilità Politica Prim@pagina Provincia e Regione 

VIDEO | Pagani. Gambino proclamato Sindaco della Città, con la scure dell’incandidabilità

Una festa, un abbraccio e un profondo desiderio di pace. E nel seguito, un punto interrogativo.

Mattinata all’insegna della commozione quella per il neosindaco del Comune di Pagani Alberico Gambino. Alle 10.00 circa, infatti, il presidente della Commissione Elettorale ha proclamato eletto l’onorevole regionale paganese. Da qui, l’investitura con la fascia e la stretta di mano tra i due avversari: Salvatore Bottone, infatti, ha fatto ingresso nella Sala Giunta di Palazzo San Carlo per dare al suo successore la fascia di primo cittadino. Poche parole, gli auguri e l’ “in bocca al lupo”, e una stretta di mano che per tanti è stata sinonimo di “pace ritrovata”.

Gambino, con la voce rotta dal pianto di gioia, ha annunciato il desiderio riunire tutti alla chiesa del Corpo di Cristo per una messa, sabato sera. “Che sia l’inizio di una profonda e duratura pace”, le sue parole.

LA PROCLAMAZIONE

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Dopo il brindisi, il nuovo primo cittadino ha poi promesso massimo impegno, a stretto giro, per la città di Pagani

L’INTERVISTA

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La proclamazione del sindaco eletto, però, nel corso della giornata di oggi si è tinta inesorabilmente di giallo. Pesante come un grosso macigno, infatti, una sentenza della Corte di Cassazione.

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Da oggi, in tantissimi stanno cercando di interpretare nella misura corretta ciò che hanno stabilito i giudici romani. Il provvedimento fa riferimento allo scioglimento per infiltrazione camorristica dello scorso 2011, stavolta “analizzato” dai togati non sull’aspetto penale bensì esclusivamente sul piano civile ed amministrativo. Gambino, attraverso ricorso presentato nel 2015, si era opposto a quanto stabilito dalla Corte d’Appello in merito all’incandidabilità (e quindi ineleggibilità) alle successive competizioni elettorali che si sarebbero tenute dal 2014 in poi.

La Cassazione, con la sentenza sopracitata, ha però giudicato insussistente il ricorso stesso, avvalorando quanto detto in appello. E lì, in tanti hanno cercato di comprendere “cosa significasse” tutto ciò. Le scuole di pensiero sono state molteplici.

C’è chi ha immaginato che il provvedimento risalga al 2014 (anno in cui Pagani tornò al voto eleggendo Salvatore Bottone sindaco) e che quindi Gambino, nel 2019, potesse essere eletto primo cittadino.

C’è chi, invece, ha puntato l’attenzione sulla data di pubblicazione della sentenza stessa, creando comunque non poca confusione. La sentenza, infatti, è stata emessa lo scorso 16 maggio (dieci giorni prima delle elezioni comunali), mentre è stata pubblicata solo l’11 giugno, ad elezioni concluse. A chi sostiene che la decisione scatti al momento dell’emissione della sentenza stessa (e che quindi Gambino non poteva candidarsi) si contrappone chi, invece, sospetta che il provvedimento valga dalle prossime amministrative locali, quindi tra cinque anni.

Nel clima di profondo caos che il documento ha generato, ad ogni modo, il neosindaco ha provato a rassicurare comunque tutti: sul suo profilo social, infatti, Gambino ha pubblicato un lungo post.

https://www.facebook.com/167012982575/posts/10158683517807576?s=518623536&sfns=mo

Ora, bisognerà attendere i prossimi giorni per avere un quadro più chiaro e netto in merito alla vicenda, che potrebbe essere analizzata già in tempi brevi dal Ministero.

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