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Vaccino Pfizer Italia, “a metà febbraio solo 45% dosi “ Attualità 

Vaccino Pfizer Italia, “a metà febbraio solo 45% dosi “

Il caso vaccini Pfizer, con la riduzione delle dosi previste per l’Italia, prende ogni giorno un piega più complicata per la campagna di vaccinazione. “Al 15 febbraio risulterebbe un consegna all’Italia di 3.885.570 dosi, pari al 45% dell’ordine iniziale”. Lo evidenziano le tabelle elaborate dalla struttura del commissario per l’emergenza Covid Domenica Arcuri, che l’Adnkronos Salute ha avuto modo di visionare, discusse ieri sera nella riunione fra le Regioni e i ministri Francesco Boccia (Affari regionali) e Roberto Speranza (Salute). Nell’ultima parte c’è un focus sulle valutazioni “delle azioni necessarie avverso la decisione di Pfizer di consegnare allo Stato italiano un numero inferiore di vaccini”. Gli uffici del commissario mettono nero su bianco che “gli impegni contrattuali sottoscritti prevedono per il nostro Paese 8.635.154 dose entro il 31 marzo nonché una quota di 6.642.991 dosi” aggiuntive. “Al momento – avverte la struttura del commissario – ai sensi della pianificazione ricevuta da Pfizer al 15 febbraio risulterebbe una consegna all’Italia di 3.885.570 dosi, pari al 45% dell’ordine iniziale e ad una percentuale sensibilmente inferiore considerando l’ordine aggiuntivo. Ciò ammesso che, come non è mai accaduto nell’esecuzione del contratto, vengano rispettati gli impegni comunicati”. E’ “tuttora da verificare”, poi, l’affermazione di Pfizer che “le dosi in consegna ‘sono il risultato del processo di riallocazione come condiviso recentemente con la Commissione europea”

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