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Usuraio ad Agropoli condannato a 7 anni e 6 mesi, SoS Impresa Salerno è parte civile Provincia e Regione 

Usuraio ad Agropoli condannato a 7 anni e 6 mesi, SoS Impresa Salerno è parte civile

Il coraggio di denunciare il suo aguzzino l’aveva trovato nel 2011 dopo essersi rivolto all’Associazione Sos Impresa Salerno. E ieri la vittima, un imprenditore di Agropoli, ha potuto assistere alla sentenza di condanna a 7 anni e 6 mesi emessa dal Tribunale Penale di Vallo della Lucania, in composizione collegiale presieduto dal Giudice Tringali, a carico di N.S. per usura aggravata ed estorsione Il processo nasce da una serie di denunce sporte dalla vittima che, dopo essersi trovato in difficoltà economica e crisi di liquidità, non essendo riuscito ad ottenere accesso al credito attraverso i circuiti legali, si è rivolto, per il tramite di un amico, a colui che sarebbe diventato il suo aguzzino, prima, e imputato, poi.L’accusa per N.S. è di aver richiesto interessi usurai sui prestiti concessi all’imprenditore, approfittando del suo stato di bisogno, con un tasso di intesse annuo di circa il 70%.

Sos Impresa Salerno, attraverso il presidente Tommaso Battaglini, ha affiancato la vittima, fin dal momento della denuncia, accompagnandola lungo tutto l’iter del procedimenti e poi del processo penale, offrendo sostegno e assistenza a lui ed alla sua famiglia.

L’Associazione, difesa dall’avvocato Antonio Picarella, si è costituita parte civile fin dall’udienza preliminare, ed ha contribuito, mediante la produzione di documenti e il contributo del consulenti di parte, ad accertare i fatti di cui l’imprenditore agropolese è stato vittima. Quest’ultimo, anch’egli costituito parte civile con l’avvocato Picarella, insieme ai suoi familiari, ha testimoniato nel processo a carico di N.S. confermando le accuse nei confronti dell’imputato, riconquistando la sua libertà e la tranquillità per sè e per i propri cari.

Il Tribunale, nel confermare le accuse, ha condannato l’imputato anche ad una multa, oltre al risarcimento del danno nei confronti della vittima, che sarà quantificato da un Giudice civile.

Entro 90 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza.

Solo attraverso la denuncia ed il conseguente accertamento del reato la vittima può accedere ai benefici previsti dalla legge ed al Fondo di solidarietà com’è accaduto, di recente, per un imprenditore cilentano che si è rivolto a noi e che si è liberato dalla morsa dell’usura quando decise a suo tempo di denunciare i suoi aguzzini.

Oggi, grazie al prestito concesso dallo Stato, ritrova in concreto il modo di rialzarsi e restituire alla sua azienda il valore che aveva perso. Sempre e solo con la denuncia è possibile accedere alla sospensiva bloccando la vendita esecutiva di eventuali immobili di beneficiando, in tal senso, dall’art.20 della legge 44/1999, riguardante le “Disposizioni concernenti il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura”.

 

 

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