UNA RIFLESSIONE SU UN CAPOLAVORO DI RIZZI ZANNONI
* La rubrica dell’esperto
Uno dei cartografi più apprezzati del XVIII secolo è sicuramente
Bartolomeo Rizzi Zannoni ,autore di importanti carte geografiche che ,ancora oggi, si prestano a studi ed analisi topografiche.
È il caso di questa straordinaria “MAPPA DELL’AGRO NAPOLETANO CON LE SUE ADJACENZE”,edita nel 1793.
Qualche mese fa ho avuto modo di esaminarla in una collezione privata ,presso lo studio professionale di un caro amico di Afragola.
Ne conoscevo l’esistenza ,ma non avevo avuto ancora modo di apprezzare dal vivo i dettagli di questa sontuosa incisione all’ acquaforte.
Ebbene , prestando buona attenzione a questo capolavoro ,ho notato un particolare incredibile.
Il geniale cartografo patavino non si e’ limitato a indicare i luoghi con il solito contrassegno ,ma per le località di maggior interesse ne ha riportato in miniatura le piante.
Queste sono piccole ,ma ben delineate e corredate delle citazioni dei quartieri più noti.
Da più parti si levano cori che invocano la necessità di riappropriarci della nostra cultura.
“Dove sono i Greci e i Romani ! “ – andava borbottando il mio prof di latino – “qui dove un tempo la Magna Grecia fu culla di una grande civiltà “.
Sulla scia di tali ricordi, voglio auspicare per il nostro paese un nuovo“Rinascimento” , quello della sua grande cultura .
Giusto quindi il plauso al nostro collezionista che ha deciso di
circondarsi di “cultura” ,proprio nel suo studio professionale ,dove trascorre la maggior parte della giornata e dove può condividere la sua splendida raccolta di carte antiche con clienti e frequentatori.
Questa non è solo partecipazione estetica, ma anche messaggio culturale
* Camillo Lambiase