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Trump in Vietnam a summit Apec, attacca Corea del Nord: ‘Non saremo ostaggi dittatore’ Italia e Mondo 

Trump in Vietnam a summit Apec, attacca Corea del Nord: ‘Non saremo ostaggi dittatore’

Donald Trump ha concluso la sua visita in Cina e ha raggiunto il Vietnam a bordo dell’Air Force One. Il presidente Usa partecipa a Da Nang al summit Apec, a cui partecipa anche Putin, e dove ha presentato il piano “libero e aperto Indo-Pacifico”, una barriera di contenimento della Cina con India, Australia e Giappone. Trump e Putin, ha specificato la Casa Bianca, per questioni di agenda non avranno incontri bilaterali formali, ma non è escluso un faccia a faccia a margine del vertice. Il Cremlino ha invece spiegato che si sta ancora trattando per un incontro tra i due.

“Non possiamo più tollerare e non tollereremo più barriere commerciali e pratiche inique”, ha detto Trump nel suo intervento all’Apec. Nessuno più “si prenderà vantaggi sul commercio con noi, metterò sempre davanti l’America” con negoziati “sempre su base bilaterale con chi vorrà”. “Dio benedica la regione Indo-Pacifica, Dio benedica gli Usa”, ha scandito Trump concludendo tra gli applausi.

Dal Vietnam Trump è tornato ad attaccare la Corea del Nord e le sue ambizioni nucleari: “non dobbiamo restare ostaggio delle fantasie contorte di un dittatore di conquista violenta e di ricatto nucleare”, ha detto riferendosi al leader Kim Jong-un. “Per ogni passo che il regime nordcoreano fa verso più armi, è uno verso un pericolo sempre più grande”. Tutte le nazioni civilizzate devono “muoversi insieme” e spingere fuori dalla nostra società terroristi ed estremisti.

La globalizzazione è diventata “un trend storico e irreversibile”, ma deve essere “più aperta, equa e bilanciata”: è quanto ha detto il presidente cinese Xi Jinping illustrando all’Apec, in Vietnam, la visione di “comunità con destino condiviso”. L’apertura “porta progresso, l’autoesclusione lascia indietro”. Xi ha parlato di sviluppo “inclusivo, condiviso e di mutuo interesse” puntando sul commercio multilaterale. “Mio obiettivo è la lotta alle diseguaglianze e alla povertà”. La Cina resterà “un bastione di pace e di stabilità”.

Intanto, negli Stati Uniti, le indagini sul Russiagate irrompono nella cerchia più ristretta di Donald Trump: interrogato Stephen Miller, consigliere politico del presidente e figura di primissimo piano alla Casa Bianca.

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