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Tragedia del Ciclope, il 7 febbraio 2018 c’è l’udienza preliminare Cronaca Primo piano Provincia e Regione 

Tragedia del Ciclope, il 7 febbraio 2018 c’è l’udienza preliminare

Il prossimo mese di febbraio partirà il processo di primo grado per quanto concerne la tragedia della discoteca “Ciclope”. I fatti risalgono alla notte tra il dieci e l’undici agosto 2015 quando un grosso masso si staccò dalla volta della grotta che ospitava la discoteca, colpendo in pieno il napoletano Crescenzo Della Ragione. Per il giovane colpito in pieno, non ci fu nulla da fare.

Dopo due anni d’indagine sono state rinviate a giudizio 10 persone. L’ex sindaco di Camerota Antonio Romano, l’amministratore della società che gestisce la discoteca Lello Sacco , i due tecnici incaricati di monitorare il costone, il geologo Antonio Gravina, e l’ingegnere Gennaro D’Addio, altri due ex sindaci Antonio Troccoli e Domenico Bortone, i comandanti della polizia municipale dal 2011 al 2016 Donato Salvato, Antonio Ciociano e Giovanniantonio Cammarano, oltre ad Antonio Campanile, il buttafuori di Napoli accusato di aver fatto scomparire la pietra che aveva colpito mortalmente il 27enne. Per nove l’accusa è di omicidio colposo in concorso. Il decimo avviso di conclusione delle indagini, è invece per favoreggiamento personale. Le indagini avviate dalla Procura di Vallo della Lucania si erano concluse nello scorso mese di gennaio con la richiesta di rinvio a giudizio che è stata poi accolta. L’udienza preliminare è stata fissata per il 7 febbraio 2018.

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