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Totti: “Ho paura”. E adesso è arrivato l’addio alla Roma Calcio Nazionale Sport 

Totti: “Ho paura”. E adesso è arrivato l’addio alla Roma

Nell’immaginario collettivo, Francesco Totti ricopre un ruolo ben definito, senza incertezze né difficoltà di perimetro per le parole, quello che viene definito un personaggio a piatto. Sarà, sempre e comunque, il capitano, il numero 10, l’idolo di una religione laica a cui non si può sottrarre tributo per riconoscenza dopo una carriera straordinaria dedicata interamente alla sua squadra, la Roma. Sono stati trent’anni (o la vita intera) d’amore vero, tra Totti e la Roma, in un’epoca, calcisticamente parlando, in cui legarsi a una maglia è parso ai più anacronistico oltre che molto meno attraente sia per i giocatori sia per i procuratori, secondo alcuni gli autentici autori di questa rivoluzione. Lo stesso passaggio di proprietà della società non ne ha segnato l’uscita, come invece accaduto a Daniele De Rossi, ma Francesco è rimasto lì, da dove è venuto e ha ricoperto l’incarico di dirigente con la stessa partecipazione che ha dimostrato da giocatore. Eppure qualcosa non è andato: troppi dubbi, incertezze, cambi e decisioni non condivise. Totti, secondo un retroscena molto intenso pubblicato dalla Gazzetta dello Sport, avrebbe salutato i suoi romanisti (quelli che lo hanno sostenuto anche nella fase più critica, quella di Spalletti che non lo ha capito abbastanza), ammettendo una cosa forse sottovalutata all’epoca di questo tsunami emotivo: “Ho paura”, ha detto. Una frase che, oggi in attesa delle parole che verranno pronunciate alle 14 al Coni, assume un senso in più.

 

 

fonte VIRGILIO SPORT 

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