Tornata in Canada famiglia 5 anni in ostaggio dei talebani
Il canadese Joshua Boyle e la moglie americana Caitlan Coleman sono rientrati in Canada nella notte, cinque anni dopo il loro rapimento in Afghanistan. Con loro, i tre figli nati durante la prigionia. La famiglia ha reagito alla circostanza con “ineguagliabile resilienza e determinazione” ha affermato Boyle in un testo scritto consegnato all’Associated Press. La coppia stava facendo un tour in oriente quando è stata sequestrata da una rete di estremisti vicini ai talebani. La donna, a quel tempo, era già incinta del primo figlio. L’ultimo tratto del viaggio di ritorno lo hanno fatto a bordo di un volo Air Canada partito da Londra.
La donna, con il capo coperto da un fazzoletto, era seduta in business class e ha risposto annuendo ad una domanda di un giornalista a bordo circa la sua identità. I due figli più piccoli le sedevano accanto, il più piccolo era in braccio al padre sul sedile posteriore. Con loro, sull’aereo, personale del Dipartimento di Stato americano.
‘Hanno ucciso mia figlia’ – Joshua Boyle ha detto che i sequestratori, membri della rete Haqqani, hanno ucciso una bambina, loro quarta figlia, e violentato sua moglie durante la prigionia. Nulla si sapeva di una quarta figlia della coppia prima che Boyle parlasse ai giornalisti all’aeroporto di Toronto.
L’ex ostaggio ha poi ha espresso il suo disaccordo con la politica estera statunitense. “I loro interessi non sono i miei interessi”, ha scritto in un appunto fatto avere all’Associated press.