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Tensione stamani davanti al centro commerciale Le Cotoniere per il presidio degli operai de La Fabbrica Attualità 

Tensione stamani davanti al centro commerciale Le Cotoniere per il presidio degli operai de La Fabbrica

Gli operai de “La Fabbrica” restano in protesta per chiedere un incontro tra le parti presso la prefettura di Salerno. Quinto giorno di mobilitazione per le maestranze, oggi davanti al centro commerciale “Le Cotoniere” dove non sono mancati i momenti di tensione. I lavoratori, insieme ai propri figli, rivendicano il diritto alla vita. Con monte orario ridotto e stipendio al minimo, i lavoratori continuano a esporre uno striscione eloquente: «Vergogna». «Protestiamo da cinque giorni e vogliamo che le nostre ragioni vengano tutelate. Questa protesta non può passare nel silenzio generale. Nelle scorse settimane abbiamo incontrato il sindaco di Salerno, Enzo Napoli, che si era fatto da garante per mediare con la famiglia Lettieri – spiega Pietro Galdi, delegato Fiadel – Ci ha detto che avrebbe fatto lui da mediatore con il prefetto, invece nessuno si è più fatto sentire, nessuno ci ha chiamati. Intanto siamo stati messi di nuovo in cassa integrazione, nonostante abbiamo lavorato a maggio e giugno per delle ore non retribuite, per non parlare degli assegni familiari non saldati e della quattordicesima che ci sarebbe spettata a luglio. A questo punto invochiamo l’intervento dell’ex sindaco, ora governatore, Vincenzo De Luca, che meglio di tutti conosce la situazione. Da cinque giorni stiamo protestando nell’indifferenza più assoluta». Angelo Rispoli, segretario provinciale della Fiadel, aggiunge: «Il prefetto di Salerno e il suo capogabinetto ci aiutino. Devono comprendere l’esasperazione dei lavoratori che da cinque giorni si vedono ignorati. Bisogna intervenire per bloccare questa emergenza sociale. La situazione sta pesando sulle spalle di tutti gli operai. Il problema va risolto subito, interpellando la famiglia Lettieri che prima ha stretto accordi con il Comune di Salerno, con due varianti urbanistiche, e poi li ha dimenticati. Convochi immediatamente le parti per un incontro.Con la venuta del prefetto Russo ci è  stato un chiaro segnale di una  prefettura  vicina alle esigenze del territorio  e sensibile alle emergenze sociali, questa AZIONE di PRESENZA e di MODERAZIONE DELLE TENSIONI SOCIALI ANCHE  QUESTA VOLTA NON DEVE VENIRE MENO .IL SIG. PREFETTO INTERVENGA.e nel CONTEMPO scusi qualche intemperanza di qualche dichiarazione dettata dalla disperazione. 》

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