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Tangenti e sentenze alla Commissione Tributaria Regionale, il giudice Mauriello ai domiciliari. «No all’arresto per Pagano» Cronaca Primo piano 

Tangenti e sentenze alla Commissione Tributaria Regionale, il giudice Mauriello ai domiciliari. «No all’arresto per Pagano»

Sembra non avere mai fine l’indagine degli uomini del Nucleo di polizia economico tributaria di Salerno che hanno notificato ad Antonio Mauriello, già giudice tributario della nona sezione provinciale e componente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, un’altra ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, domiciliari che sta già scontando nella sua residenza di Avellino a seguito della misure emesse nella seconda tranche dell’inchiesta sul giro di corruzione alla commissione tributaria salernitana. Il gip del tribunale di Salerno, Piero Inidinnimeo, ha accolto i gravi indizi di responsabilità contestati a lui come al suo collega Giuseppe Pagano, presidente della stessa commissione, dal sostituto procuratore Elena Guarino, titolare dell’inchiesta, respingendo però la misura restrittiva a carico di Pagano in quanto non più sussistenti, a suo carico, le esigenze cautelari collegate al suo ruolo di presidente di commissione che gli è già stato revocato. Secondo le prove raccolte dai militari del tenente colonnello Eugenio Bua, Mauriello è questa volta accusato di aver intascato una doppia mazzetta di 5.000 euro per condizionare favorevolmente l’esito dei procedimenti tributari a carico del Centro Sud Distribuzione Rinaldi e della società D.I Palmieri Cosimo, contenziosi del valore complessivo di un milione di euro. Tangente da duemila euro, invece,  scrive il Mattino oggi in edicola-per Pagano relativamente alla definizione del fascicolo del Lido Venere srl.

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