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“Suicidio per la Formula 1”: la mossa della Ferrari Altri sport Sport 

“Suicidio per la Formula 1”: la mossa della Ferrari

La vittoria a tavolino di Lewis Hamilton non è piaciuta a nessuno, né chiaramente alla Ferrari che ribolle di rabbia, né al diretto interessato, che sul podio è stato il bersaglio dei numerosi fischi dei tifosi furiosi per la decisione della commissione gara, giudicata incomprensibile da molti addetti ai lavori. Anche il boss della Mercedes Toto Wolff, pur ribadendo che c’è un regolamento da rispettare, si è reso conto che la penalizzazione di Vettel è un altro duro colpo alla credibilità di una Formula 1 sempre più cervelloticae sempre meno comprensibile da parte dei tifosi. La Ferrari ha deciso di fare appello contro la decisione: la scuderia di Maranello ha notificato al Collegio dei Commissari sportivi del GP del Canada l’intenzione di presentare ricorso: dopo la notifica, il Cavallino ha 96 ore per decidere se procedere con il suo ricorso, che potrebbe essere accettato o respinto dal Tribunale Internazionale d’Appello. Una iniziativa con poche probabilità di successo, visto che l’ordine di arrivo è già stato formalizzato. Vettel si è sentito scippato e siparietto dei cartelloni a parte l’ha detto chiaro e tondo dopo la premiazione. Sui social i tifosi si sono scatenati, molti tirano in ballo Montecarlo 2016, quando Hamilton fu protagonista di una manovra del genere su Ricciardo ma non fu penalizzato. Solo una parte esigua pone invece l’accento sull’ennesimo errore sotto pressione del tedesco: uno sbaglio costato carissimo. “La Formula 1 si è suicidata a Montreal – si apre così l’articolo di Giorgio Terruzzi sul Corriere della Sera -.  Non serve tirar fuori il tifo, ogni faziosità ferrarista per trattare la decisione di togliere a Vettel una vittoria guadagnata in pista come una assurdità al limite della vergogna”. Dello stesso parere Leo Turrini, a Sky: “Così si uccide la Formula 1”.

 

 

fonte SPORTAL.IT

mm

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