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STOP AI DISTRIBUTORI H24 L'Avvocato risponde 

STOP AI DISTRIBUTORI H24

Come sempre, commentiamo con l’ausilio dell’avvocato Simone Labonia, le notizie che appaiono sulla cronaca del nostro giornale, tentando di chiarire anche gli aspetti normativi che le caratterizzano.

Accade a volte che, la linea di demarcazione tra i provvedimenti della Pubblica Amministrazione e la “giusta logica”, prendano percorsi diversi, non conciliando (almeno all’apparenza) tali emanazioni di regole, con le valutazioni della popolazione a cui vengono imposte.

Nel caso specifico, ci riferiamo al prospettato divieto di operatività nel periodo natalizio e legato alla manifestazione delle Luci d’Artista, delle postazioni fisse di distribuzione di bevande, collocate sul territorio a beneficio costante degli assetati, e non legato ad orari di apertura degli esercizi commerciali a ciò demandati.

Tale provvedimento, indubbiamente a favore di questi ultimi, lede al contrario i giusti interessi degli altri, con la opinabile motivazione che esistano limiti di orario per la somministrazione di bevande alcoliche, soprattutto in coincidenza con periodi e manifestazioni che richiamano una moltitudine di persone e di giovani.

Per quel poco di esperienza diretta che abbiamo, in riferimento a detta operatività, ci sembra che nei distributori automatici di bevande (o quant’altro possa servire al ristoro del pubblico), non vengano comprese sostanze alcoliche o similari.

Non essendo nostro compito entrare nei perché delle scelte della Amministrazione Comunale, osserviamo quali siano le normative, in riferimento alla somministrazione di dette bevande alcoliche.

La legge prevede che, in alcune aree ed in momenti specifici, ne sia vietata la vendita e la somministrazione, con sanzioni che vanno da € 3.500 ad € 10.500 per il trasgressori: oltretutto, per la commercializzazione di tali prodotti, è necessaria una specifica licenza fiscale rilasciata dall’Ufficio delle Dogane, in base al D.Leg 504/95.

L’ultima normativa è quella riferita alla legge 120/2010, che indica orari e modalità, con maggiore attenzione nei confronti dei minori: il divieto di vendita e somministrazione agli stessi, è previsto anche dall’art. 689 Codice Penale, con sanzioni, per chi non ottemperi, che prevedono la chiusura del pubblico esercizio e la sospensione dell’attività per un periodo non inferiore ai 3 anni.

Il problema è, ovviamente, anche legato alla guida in stato di ebbrezza, in riferimento al quale le disposizioni del nuovo Codice della Strada prevedono una “tolleranza zero”.

Se tali norme possano essere legate anche ad una prospettata chiusura dei distributori automatici H24, prescinde dalle nostre competenze valutative.

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