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Stazioni ferroviarie e responsabilità per sinistri ai viaggiatori L'Avvocato risponde 

Stazioni ferroviarie e responsabilità per sinistri ai viaggiatori

È purtroppo fresca la notizia della brutale aggressione subita all’interno della Stazione Termini di Roma da una turista in transito, assalita a fendenti di coltello, per motivazioni ancora oscure.
Lasciando da parte i perché dell’ accaduto, cerchiamo di approfondire di chi, e quali siano, le responsabilità all’interno di un plesso delle Ferrovie dello Stato, per qualunque genere di infortunio o sinistro, capitato ai fruitori di detti spazi.

Certamente non vogliamo buttare la croce sulle spalle di chi non ha colpe specifiche, ma è opportuno rendersi conto di cosa pensi il nostro ordinamento, in riferimento a detti avvenimenti. Prendiamo spunto da una sentenza della Corte di Cassazione (14.091 del 2005), che affrontò e risolse la problematica in cui era incorsa una dipendente, scivolata su una passerella di legno adibita ad attraversamento dei binari, perché ghiacciata.

Già abbiamo affrontato, in altre nostre dissertazioni, la valenza dell’art. 2051 del Codice Civile, riferito proprio alla responsabilità del gestore, in riferimento alla manutenzione della cosa tenuta in custodia. Tale principio giuridico fece sì che gli Ermellini accogliessero il ricorso della danneggiata, con conseguente condanna al risarcimento da parte delle Ferrovie dello Stato, pur non trattandosi di incidente avvenuto nella specifica funzione dell’Ente, o per malfunzionamento di apparecchiature e macchinari.

Non potendo dimostrare il caso fortuito, la cattiva manutenzione della passerella fu il motivo per la condanna, a favore della dipendente. Ora non vogliamo assolutamente ipotizzare che ci possa essere responsabilità, anche in riferimento all’aggressione di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo, ricadendo certamente questa, in una fattispecie di accadimento non prevedibile e, quindi, non evitabile.

Una cosa però è certa: se l’Ente disponesse un maggior servizio di controllo, soprattutto nei sottopassi e negli orari notturni, molti spiacevoli episodi di violenza potrebbero essere evitati.

I nostri anziani, anni fa, erano soliti dire a chi partiva per un viaggio: “prendi il treno, che è più sicuro”!

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