Stangata Ue su Apple e Amazon: “Rimborsino gli aiuti di Stato illegali”
Su Apple e Amazon arriva la stangata europea. La Commissione Ue ha infatti deciso di deferire l’Irlanda alla Corte di Giustizia per non aver recuperato dalla casa di Cupertino i 13 miliardi di euro di aiuti di Stato illegali, come richiesto nell’agosto 2016. Per quanto riguarda l’azienda di Jeff Bezos, invece, per la Commissione il Lussemburgo ha dato ad Amazon “vantaggi fiscali non dovuti per 250 milioni di euro”, che vanno ora recuperati.
Il caso Apple – Oltre un anno fa, nell’agosto del 2016, la Commissione aveva concluso che le agevolazioni fiscali concesse dall’Irlanda a Apple erano illegali, perché avevano sostanzialmente consentito al gruppo di pagare meno tasse rispetto ad altre imprese. Le regole Ue richiedono il recupero di queste cifre, rileva l’esecutivo comunitario con una nota.
“L’Irlanda non ha recuperato nulla” – Da allora a oggi “l’Irlanda non ha recuperato nulla, questo è il motivo per cui abbiamo deciso di deferirla alla Corte di giustizia europea”, ha affermato la commissaria responsabile della concorrenza, Margrethe Vestager. La stessa commissione Ue ricorda che l’Irlanda ha impugnato la decisione dell’Antitrust, sempre alla Corte di Giustizia europea, ma aggiunge che questo ricorso non fa venir meno l’obbligo di recupero degli aiuti illeciti.
Irlanda contro Ue: “Passo non necessario” – Una decisione “estremamente deludente”, un “passo totalmente non necessario”: cosi’ il Governo irlandese definisce la decisione della Commissione Ue di deferirlo alla Corte Ue per non aver recuperato i 13 miliardi di euro di aiuti illegali da Apple. “L’Irlanda non ha mai accettato l’analisi della Commissione, ma il Governo si è sempre impegnato ad assicurare il recupero, destinandogli risorse significative”, scrive il Governo in una nota. “E’ estremamente deplorevole che Bruxelles abbia fatto questa mossa”, aggiunge.
Il caso Amazon – Il Lussemburgo ha dato ad Amazon “vantaggi fiscali non dovuti per 250 milioni di euro”, un comportamento “illegale perché ha consentito all’azienda di pagare molte meno tasse di altre”. In pratica “tre quarti dei suoi profitti non sono stati tassati” grazie a un accordo fiscale (tax ruling) stretto nel 2003. Lo scrive la Commissione Ue al termine della sua indagine partita ad ottobre 2014, e chiede al Granducato di recuperare gli aiuti da Amazon. Il Lussemburgo ha consentito ad Amazon di pagare “quattro volte in meno di tasse rispetto ad altre società” residenti nel Paese, ha detto la Vestager, spiegando come si tratti di una “condotta illegale” perché “non si possono dare alle multinazionali benefici fiscali che altri non hanno”.