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Speedfit, lo scialpinismo sportivo su itinerari tracciati e discesa in pista Italia e Mondo Lifestyle 

Speedfit, lo scialpinismo sportivo su itinerari tracciati e discesa in pista

Lo Speedfit è una nuova attività che sta prendendo rapidamente piede tra le montagne innevate. Potrebbe sembrare scialpinismo, ovvero l’arte di salire d’inverno sulle montagne utilizzando sci con apposti attacchi e pelli di foca per la progressione, anche se in realtà ci sono alcune importanti differenze. La novità principale consiste nel fatto che i percorsi di questa nuova forma di scialpinismo si sviluppano all’interno dei comprensori sciistici e non in campo aperto, libero, selvaggio e non controllato come avviene per lo scialpinismo classico.

Scialpinismo e impianti di risalita sono stati per molto tempo ambiti ben distinti; gli scialpinisti per definizione vanno sulle montagne d’inverno con le proprie forze tenendosi alla larga dagli impianti. Per contro i gestori dei comprensori fino a poco tempo fa non vedevano di buon occhio chi risaliva le piste con le pelli per evidenti problemi di sicurezza. Da diversi anni però sempre più scialpinisti si sono avvicinati ai comprensori sciistici dove la neve, naturale o artificiale, è garantita e dove il pericolo di valanghe è tenuto sotto controllo.

Si tratta di scialpinisti che fanno le gare e che si vogliono allenare sfruttando magari ritagli di tempo prima o dopo il lavoro, sportivi che amano tenersi in forma e risalgono le piste interpretando questa attività in chiave fitness, come la versione invernale dello speed hiking estivo, appassionati che non vogliono saltare la gita settimanale se il tempo è brutto, c’è poca neve o il pericolo valanghe in ambiente è alto (ma sulle piste le valanghe non scendono), infine sono principianti senza le competenze necessarie per affrontare le montagne selvagge che, saggiamente, scelgono il terreno sicuro dei comprensori.

I gestori delle località sciistiche di molte località hanno cambiato atteggiamento e hanno capito che tutti questi scialpinisti possono essere una risorsa; non usano gli impianti ma sono comunque turisti che mangiano, bevono, dormono e magari mandano i figli alla scuola di sci mentre si dedicano al loro sport preferito.

Come fare Speedfit

Così sono stati predisposti itinerari dedicati agli scialpinisti nell’ambito dei comprensori, con una apposita segnaletica curando in particolare gli aspetti della sicurezza di chi sale e di chi scende lungo le piste. Sono molte le località piccole e grandi che si sono organizzate o si stanno organizzando in questo senso, e la presenza di itinerari di questo tipo rappresenta una importante opportunità in particolare per le stazioni medie e piccole che così possono ampliare la loro offerta.

I riscontri sono molto positivi ed in alcune località si sono riscontrati numeri consistenti di scialpinisti in orari diurni e nelle serate in cui gli itinerari sono percorribili.

Ma come si chiama questa nuova attività che consiste nel risalire, con attrezzatura scialpinistica, itinerari appositamente tracciati nell’ambito dei comprensori sciistici e poi scendere lungo le piste? Di nomi ne girano tanti, Ski Alp, Ski Alpi Pista, Ski Fitness, Speedfit, Sciescursionismo e perfino Scialpistismo. Io lo chiamerei Scialpinismo Sportivo dato che si colloca tra lo Scialpinismo Classico, in ambiente, e lo Scialpinismo Agonistico delle gare – fenomeno che peraltro riscuote un crescente successo di pubblico e di appassionati.

Ci vorrà ancora un po’ di tempo per arrivare ad una definizione univoca ma di certo il fenomeno è in crescita tanto che Dynafit ha realizzato una linea di abbigliamento e attrezzature specifiche per lo Speedfit e persino il New York Times ha dedicato un articolo al riguardo “For Some Skiers, It’s Uphill All the Way”. Una nuova bella opportunità per chi ama lo sport in montagna, cerca la sicurezza e non teme la fatica. (fonte: sportoutdoor24.it)

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