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Spariti 50mila euro dall’ufficio postale, sospesa la direttrice Provincia e Regione 

Spariti 50mila euro dall’ufficio postale, sospesa la direttrice

Ammanchi presso l’ufficio postale ad Aquara, Poste Italiane ha sospeso la direttrice dal servizio. Galeotte le somme, circa cinquantamila euro secondo i primi accertamenti effettuati dalle autorità competenti, che sarebbero state sottratte agli utenti dello sportello nel centro del salernitano.

Ad Aquara verità venuta alla luce dopo che alcuni correntisti, in particolare anziani recatisi a ritirare la pensione, avevano chiesto per sopravvenute necessità di spese improvvise di ricevere anche somme depositate in passato. Alle ripetute risposte di mancanza di liquidità, pure nei giorni successivi alla prima richiesta, alcuni parenti delle ignare vittime si sono presentati allo sportello con i loro cari ed hanno preso atto che sia sul libretto di deposito che sul conto corrente non risultavano somme disponibili. In pratica il contrario di quanto asserito degli utenti che, in diversi casi a fronte di notevoli sacrifici, avevano depositato in precedenza i risparmi come dimostrato dalle ricevute di versamento loro rilasciate.

Quindi, dopo ulteriori richieste alla direttrice dell’ufficio di Aquara senza ottenere risposte soddisfacenti ma soprattutto l’accredito delle sommedovute, contestualmente

è stata presentata denuncia alle autorità competenti come istanza di chiarimenti a Poste Italiane che ha avviato immediatamente accertamenti interni per fare luce sull’accaduto. Soprattutto per verificare in quale maniera siano stati effettuati i prelievi non autorizzati e se il sistema informatico possa essere stato forzato anche a danno di altri utenti che al momento nulla hanno denunciato perché non consci di quanto verificatosi ai propri danni.

Indagini sono in corso anche per appurare se la responsabile dell’ufficio postale ad Aquara, tra l’altro unica operatrice dello stesso, abbia potuto agire in concorso con altri all’interno di Poste Italiane o fruendo di informazioni da parte di persone vicine alle vittime delle indebite sottrazioni di danaro. Un fine 2018 amaro per chi contava sui propri risparmi ed anno nuovo nell’attesa delle verifiche di Poste Italiane chiamata a decidere sull’eventuale rimborso delle somme sottratte dalla direttrice che non sarebbe stata ligia ai propri compiti.Fonte: La Città di Salerno

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