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Smog, siccità e incendi: è l’autunno delle emergenze Italia e Mondo 

Smog, siccità e incendi: è l’autunno delle emergenze

Ottobre, fino a pochi anni fa il periodo delle piogge e delle prime nevicate abbondanti in alta quota, finisce in Piemonte con una triplice emergenza: gli incendi, che stanno devastando i boschi, in particolare la Valle di Susa e in provincia di Cuneo, lo smog, con Torino città più inquinata d’Italia, e la siccità, con fiumi, laghi e riserve idriche al minimo. E’ lo specchio dell’allarme ambientale che riguarda tutto il Paese: il governo ha varato misure per contrastare gli sprechi d’acqua, stanziando 4 miliardi e mezzo per la riduzione delle perdite dalla rete idrica. “Nella legge di bilancio inoltre c’è un piano contro la siccità, per valorizzare l’accumulo in 2000 bacini di piccole e medie dimensioni”, ha annunciato il premier Paolo Gentiloni.

Nel 2017 – fa notare la Coldiretti – gli incendi boschivi sono triplicati rispetto al 2016, “è una stagione drammatica” che ha ripercussione anche sulle semine autunnali, come il grano. In Piemonte per tutto il giorno sono stati impegnati aerei Canadair ed elicotteri; al lavoro 270 vigili del fuoco, impegnati a fronteggiare soprattutto i roghi di Bussoleno e Caprie. Decine di persone sono state fatte allontanare dalle loro case, lambite dalle fiamme nelle frazioni dei paesi valsusini. Incendi estesi anche in Valle Stura e all’imbocco della Valle Po, nel Cuneese, e nella Baraggia Biellese.

Un’enorme nuvola di fumo era visibile da ogni punto di Torino, dove pure l’aria da ieri è migliorata. Anche domani, quindi – ha confermato l’amministrazione comunale – i divieti al traffico privato resteranno al ‘livello base’: blocco solo per i veicoli Euro 0 benzina, gpl e metano, Euro 2 diesel.

A Milano, invece, sono state estese le limitazioni, che domani riguarderanno anche gli Euro 4, compresi quelli dotati di Fap; blocchi anche a Pavia e in Emilia-Romagna, a Bologna, Imola e negli agglomerati urbani delle due città.

Le previsioni meteo per i prossimi giorni sono tutt’altro che incoraggianti: tornerà a regnare l’anticiclone, di matrice nord-africana, secondo le previsioni di 3Bmeteo.com. Niente piogge all’orizzonte almeno fino a venerdì. E nuovo rialzo dello zero termico: sulle montagne del Piemonte tornerà a quota 4.100 – prevede Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) – anche a 2.000 metri la massima raggiungerà i 16 gradi. Oggi nel centro di Torino sono stati sfiorati i 26 gradi, le raffiche di vento in Valle di Susa hanno superato i 95 kmh.







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