Sequestrano l’amante del padre due sorelle a giudizio
Segregarono l’amante del padre, prendendola a morsi, pestandola a sangue e tagliandole ciocche di capelli. Protagoniste due insospettabili sorelle di San Nicola di Centola, Maria e Veronica Di Vece rispettivamente di 29 e 24 anni. I fatti risalgono al 31 agosto del 2015. Una quarantenne consulente assicurativa di Maratea, dopo essere stata adescata con l’inganno fu rinchiusa dalle due giovani, figlie del suo amante, all’interno di un appartamento di località Fortino a Vibonati, preso in affitto per l’occasione. Su entrambe le sorelle già condannate a 2 anni ed 8 mesi di reclusione per minaccia, rapina e lesioni personali ora si abbatte una nuova a tegola giudiziaria. Tornano dietro al banco degli imputati, dovranno essere processate anche per sequestro di persona. A difenderle gli avvocati Paolo Carbone e Rino Napolitano.
Le due sorelle, entrambe conosciutissime a Palinuro e ben inserite nel contesto sociale e culturale, studiarono il piano di azione contro la quarantenne nei minimi dettagli. Rinchiusero l’amante del padre nella casa presa in affitto a Vibonati. Una volta all’interno del piccolo alloggio, tolsero con la forza il telefono cellulare alla malcapitata poi la pestarono violentemente, procurandole diverse lesioni alle gambe, alla schiena e al volto, per un totale di quindici giorni di prognosi. Per non farle dimenticare facilmente la “lezione”, le tagliarono anche i capelli e infine le diedero diversi morsi ad un braccio. Un pestaggio brutale, senza precedenti nella zona. La malcapitata, con grande coraggio denunciò tutto ai carabinieri. Fonte: Il Mattino