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Sei anni fa la scomparsa al Cairo di Giulio Regeni Attualità 

Sei anni fa la scomparsa al Cairo di Giulio Regeni

Accadde oggi: il 25 gennaio 2016, sei anni fa, Giulio Regeni scompare al Cairo, in Egitto. Viene trovato il 3 febbraio, dopo essere stato torturato e ucciso. Quattro imputati con processo cominciato a ottobre. La ricostruzione fatta dagli inquirenti si caratterizza per particolari pesanti, fatti di torture reiterate. I magistrati scrivono che nei confronti di Regeni, per «motivi abietti e futili e con crudeltà», sono state «cagionate lesioni e la perdita permanente di più organi». Secondo la ricostruzione   i «quattro imputati dopo aver osservato e controllato direttamente ed indirettamente, dall’autunno 2015 alla sera del 25 gennaio 2016, Giulio Regeni – abusando delle loro qualità di pubblici ufficiali egiziani – lo bloccavano all’interno della metropolitana del Cairo e, dopo averlo condotto contro la sua volontà e al di fuori di ogni attività istituzionale, prima presso il commissariato di Dokki e successivamente presso un edificio a Lazouglylo privavano della libertà personale per nove giorni». Giorni passati tra sevizie pesantissime, perpetrate con oggetti roventi, calci, pugni, lame e bastoni, che hanno portato a Giulio acute sofferenze fisiche, in più occasioni e a distanza di più giorni. I pm parlano di numerose lesioni traumatiche a livello della testa, del volto, del tratto cervico dorsale e degli arti inferiori. Secondo gli inquirenti Giulio Regeni è morto per insufficienza respiratoria acuta a causa delle imponenti lesioni di natura traumatica provocate dalle percosse da parte del maggiore Magdi Ibrahim Abdelal Sharif. A lui, infatti, sono contestate, oltre al sequestro di persona pluriaggravato, anche le lesioni gravissime e l’omicidio.

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