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Schede elettorali sparite a Scafati Cronaca Primo piano Provincia e Regione 

Schede elettorali sparite a Scafati

A Scafati non tornano i conti per le schede elettorali delle ultime Politiche tenutesi lo scorso 4 marzo. Il giallo si è materializzato nella sezione del plesso scolastico Zaffaranelli del IV Circolo didattico “Carolina Senatore” e per cui, a oltre 8 mesi di distanza, i risultati non sono ancora definitivi per via di alcune schede rosa, valide per le elezioni alla Camera, che mancano all’appello. Per questo motivo i vertici di Montecitorio hanno chiesto di fare chiarezza alla commissione straordinaria del Comune di Scafati per cristallizzare cause e responsabilità di quello che appare un clamoroso ritardi. Al momento nessuna inchiesta è stata aperta dalla magistratura, con la Procura di Nocera Inferiore che attende gli sviluppi del confronto a distanza tra la commissione della Camera che si occupa della verifica dei voti e amministrazione comunale prima di aprire un fascicolo sulla vicenda. Le anomalie sarebbero emerse dopo l’arrivo delle schede della sezione di Zaffaranelli a Roma. Il personale deputato al conteggio finale, infatti, si è trovato diverse schede mancanti nonostante i conteggi esatti derivanti dai verbali allegati a tutto il plico spedito nella Capitale. Sul numero delle schede che mancano all’appello vige per ora il più stretto riserbo, ma sarebbero almeno un centinaio a far sballare il conto finale. L’impossibilità di potere definire correttamente la contabilizzazione dei risultati elettorali a Scafati fino ad ora è stata gestita in gran silenzio, visto anche il commissariamento del Comune che è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche due anni fa. Questo potrebbe portare alla rideterminazione dei voti per alcuni candidati, tra cui quelli anche diventati parlamentari nella scorsa primavera. Il che comporterebbe un vero e proprio terremoto all’interno della politica italiana. Per il momento l’inchiesta parlamentare si sta concentrando su possibili errori nelle sommatorie dei voti validi, contestati e non assegnati, nulli, schede bianche, che non coincidono con le cifre dei votanti riportate nella comunicazione finale effettuata per il seggio scafatese. Altro focus si sta effettuando sul totale delle preferenze assegnate ai candidati alla Camera e nelle comunicazioni riportanti il resoconto delle preferenze assegnate agli aspiranti parlamentari per ciascuna lista, oltre che a quelle assegnate ai singoli candidati. Ovviamente non si esclude che nel prossimo periodo possano essere ascoltate anche il personale che ha prestato servizio al seggio, ricostruendo tutto l’iter che ha preso corpo all’interno del plesso scolastico Zaffaranelli di Scafati. Infatti, si proverà a capire come mai le relazioni firmate e vidimate sono molto distanti dalla realtà delle schede mancanti per l’elezione dei rappresentanti della Camera dei Deputati. La vicenda, a pochi mesi dalle prossime amministrative che saranno le prime dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche, preoccupano non poco a Scafati. Ecco perché la Prefettura, in vista della tornata in programma in primavera, vuole chiudere il cerchio sul giallo delle Politiche e magari rafforzare i controlli quando gli scafatesi saranno chiamati a scegliere il nuovo sindaco e i consiglieri comunali dell’Ente di Palazzo Mayer. L’obiettivo, infatti, è evitare figuracce e dare una risposta di legalità. Fonte: La Città di Salerno

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