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Scafati, l’urlo dei cittadini per l’ospedale depotenziato Provincia Provincia e Regione 

Scafati, l’urlo dei cittadini per l’ospedale depotenziato

“A quanto pare, l’Asl ha disposto il trasferimento (in teoria temporaneo) di una parte degli infermieri che prestano servizio al Mauro Scarlato, per dirottarli all’ospedale di Sarno, nel reparto lungodegenza. Questo è un gravissimo campanello d’allarme. Il reparto lungodegenza, infatti, doveva essere riaperto proprio nel nostro ospedale. Veder trasferire gli infermieri nello stesso reparto, ma all’ospedale di Sarno, fa riflettere su quanto davvero si voglia riaprire la lungodegenza a Scafati”. E’ quanto denunciato dal segretario di Scafati Arancione, Francesco Carotenuto. Altri residenti dell’Agro, inoltre, ci hanno segnalato la chiusura dell’ambulatorio di diabetologia e il trasferimento della dirigente a Sarno. “La paura, facendo la somma di quanto sta accadendo, è che la Regione si stia preparando a chiudere definitivamente l’ospedale di Scafati. – continua Carotenuto- In ogni caso, i continui depotenziamenti di organico e le chiusure di laboratori/reparti, ai danni del nostro ospedale, fanno ben capire quale sia la considerazione che la regione Campania abbia di Scafati e della nostra gente. Dovremmo, quindi, sovraccaricare ancora di più le strutture di Sarno e Nocera già oberate dal numero di pazienti, oltre che per noi difficilmente raggiungibili in tempi brevi”. Accorato e unanime, dunque, l’appello che arriva dai cittadini di Scafati: “Non privateci del nostro ospedale e riattivate il Pronto Soccorso chiuso nel 2011, senza ancora una spiegazione”.
Sul depotenziamento in corso dell’ospedale di Scafati interviene anche la deputata di Fratelli d’Italia Imma Vietri, eletta alla Camera nel collegio Agro-Costiera, che boccia il trasferimento di personale e macchinari in altre strutture ospedaliereè scandaloso. “Non possono esistere pazienti di serie A e di serie B. L’Agro nocerino sarnese – spiega Vietri – è un territorio molto vasto e con una densità di popolazione talmente alta che deve poter contare su presidi ospedalieri ben attrezzati ed efficienti da Scafati a Sarno, da Pagani a Nocera Inferiore. Anche per far fronte a criticità che possono verificarsi nei singoli nosocomi, come ad esempio il recente guasto delle due Tac all’ospedale di Nocera Inferiore. Per non parlare, poi, del caos che ormai quotidianamente si registra nei pronto soccorso. Il grave problema della carenza di personale attanaglia da troppo tempo questi ed altri ospedali della provincia di Salerno (da Ravello a Polla, da Vallo della Lucania ad Eboli ecc..). Ma la soluzione – aggiunge Vietri – non può essere il trasferimento di personale da un nosocomio all’altro, privando di fatto dell’assistenza sanitaria una parte della popolazione. Siamo alla follia. De Luca, che gestisce la sanità campana da più di otto anni, avrebbe dovuto investire in modo più adeguato e responsabile i fondi statali per potenziare con nuove unità e strumentazioni gli ospedali già esistenti, senza penalizzare i territori. Il diritto alla salute va garantito a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione”, conclude Vietri.

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