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“Sblocco delle terapie al Distretto 60”,  l’appello della sindaca di Castel San Giorgio Provincia Provincia e Regione 

“Sblocco delle terapie al Distretto 60”, l’appello della sindaca di Castel San Giorgio

“Il silenzio da parte della Asl sulla vicenda a mio avviso drammatica  sollevata da Villa dei Fiori di Nocera Inferiore a seguito  delle terapie sospese  a 250 assistiti, per lo più bambini ed anziani, fa veramente male. Da sindaco e da madre non posso più tacere, anche perchè continuiamo a raccogliere, impotenti, il grido di dolore delle famiglie. Ieri mattina al  Comune di Castel San Giorgio ho incontrato Michelina,una mia concittadina, il suo bambino che compirà 5 anni il mese prossimo, è tra quelli ai quali l’Asl ha interrotto le terapie.
A Michelina ho promesso tutto il mio impegno su questa vicenda, il diritto alla salute ed alle cure è sancito dalla Costituzione e nessuno può violarlo.
Per Michelina e per tutte le madri come lei che vedono i loro figli regredire e stare male dopo che avevano fatto progressi grazie alle terapie, dobbiamo mobilitarci tutti e, se necessario, anche alzare la voce, visto che fino ad oggi questo grido di dolore continua a rimanere inascoltato. Come sindaco esprimo ancora una volta solidarietà e vicinanza, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, a tutte le famiglie dei pazienti a cui vengono negate le cure.
Non ci interessano i freddi  numeri, qui si parla  di esseri umani già di per sè fragili, e che non possono essere trattati alla stregua di cifre da incastrare in un fantomatico tabulato.
È comodo girarsi dall’altra parte e nascondersi dietro la burocrazia, alla Asl e al Distretto chiediamo un atto di coraggio ma anche di umanità e di giustizia sociale.
Non ci accontenteremo di un “non si può fare”, né tantomeno di un “la legge non lo prevede”, siamo pronti a scendere in piazza per affiancare queste famiglie ed i loro cari bisognosi di cure e di assistenza. L’ho promesso a Michelina guardandola negli occhi. Lo devo, anzi, lo dobbiamo a lei ed a tutte le mamme come lei, impotenti e quasi rassegnate.
Noi ci siamo e non ci arrendiamo.
Non si scherza con la salute né tantomeno con la vita delle persone».

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