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Sant’Egidio del Monte Albino. Tempio crematorio, Carpentieri: “Rivendico il progetto noto sin dall’inizio a tutti”” Cronaca 

Sant’Egidio del Monte Albino. Tempio crematorio, Carpentieri: “Rivendico il progetto noto sin dall’inizio a tutti””

“Subito una premessa: l’intervento di riqualificazione del Cimitero è tra i più significativi risultati del mio intero percorso da Sindaco. – spiega il consigliere regionale, già sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino Nunzio Carpentieri – Come dicemmo all’epoca, è un intervento storico – e come tale è stato riconosciuto e apprezzato da tanti altri amministratori in questi anni – per efficienza e qualità dei servizi, risparmio per i cittadini, ottimizzazione delle risorse. Il tutto a costo zero per il Comune.
Io rivendico con orgoglio la bontà di quel progetto, di cui il tempio crematorio era solo un pezzo. La sua realizzazione, per amor del vero, era nota a tutti sin dall’inizio e non è stata mai nascosta. Chi oggi dice il contrario, quindi, o non conosce le cose o, peggio ancora, mente sapendo di mentire.

E ora veniamo alla questione forno.
Qualche settimana fa, a casa mia, alcuni rappresentanti del Comitato per il NO – tra cui Alessandra Petrosino, Marianna Gaeta Romano e Angela Romano – insieme al Consigliere comunale Franco Marrazzo e ad una rappresentanza di residenti di via Cimitero, mi chiesero una mano per spingere sulla partecipazione al voto.
Dissi loro che il Referendum era uno sforzo inutile e che, per quanto mi riguardava, il suo risultato era irrilevante nella pratica. Intanto perché, quando ero sindaco e poi subito dopo, insieme ad Antonio La Mura, stavamo già lavorando a trovare una soluzione al problema, con un primo tentativo di accordo bonario con la ditta per un ristoro di 2 milioni di euro. Ma poi soprattutto perché chi deve decidere era e rimane il Consiglio comunale.
Con coerenza, ripeto lo stesso anche oggi.

Ho apprezzato le parole del Sindaco e della maggioranza, che reputo equilibrate, distensive e sagge. Parole che anticipano la volontà dell’Amministrazione di tener conto non tanto e non solo del Referendum, quanto piuttosto del clima che si è generato in città.
Oggi la strada da perseguire è lavorare tutti insieme, a partire da me, per chiudere definitivamente questa partita, riprendendo da dove ci eravamo fermati. Ne ha bisogno l’Amministrazione, ne ha bisogno la comunità, ne abbiamo bisogno tutti.

È dispiaciuto anche a me il tentativo di qualcuno di strumentalizzare questa occasione. Sono certo però che, da ora in avanti, nessuno vorrà far mancare all’Amministrazione comunale, chiamata a scelte delicate e coraggiose, il proprio sostegno e la propria vicinanza. Tutti, maggioranza e opposizione, dovranno assumersi la loro responsabilità.
Ed io sarò al loro fianco – e al fianco anzitutto dei giovani consiglieri comunali – per trovare una soluzione che dia a tutti tranquillità e serenità.

Seguirò dunque personalmente l’evolversi della vicenda, accanto in particolare ad Antonio La Mura, che, con me, sin dal primo momento ha condiviso l’idea di un progetto che, in ogni caso, ha restituito dignità ad un luogo identitario della nostra comunità, qual è senz’altro il cimitero”.

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