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Sant’Egidio del Monte Albino domenica al voto anche sul referendum per il forno crematorio: “No a un turismo funebre” Provincia Provincia e Regione 

Sant’Egidio del Monte Albino domenica al voto anche sul referendum per il forno crematorio: “No a un turismo funebre”

Domenica 12 giugno a Sant’Egidio del Monte Albino si vota anche per dire ‘No al forno crematorio. Il Sindaco ha indetto il referendum sulla costruzione del forno crematorio all’interno del cimitero comunale e i cittadini potranno così esprimersi su questa tematica fondamentale per il futuro del Comune.”Un’ opera inutile per Sant’Egidio”, secondo il consigliere di opposizione Roberto Marrazzo. “A Sant’Egidio si verificano circa 60 decessi all’anno e di questi non più di 5 nostri concittadini decidono annualmente di crearsi. – spiega Marrazzo – Un forno crematorio che a regime prevede la cremazione di oltre 2700 salme non risponde dunque a nessuna esigenza dell’Ente, ma asseconda soltanto il business del concessionario. Un numero così ingente di cremazioni svilupperà inevitabilmente un turismo “funebre” con un triste viavai di carri funebri sul nostro territorio. Un’operazione economicamente svantaggiosa per il Comune. Dal piano economico-finanziario presentato in sede di gara dal concessionario Consorzio Azimut, alla pagina 3 leggiamo che i ricavi relativi ai servizi di cremazione ammontano a € 11.966.700,86. A fronte di tale importo di circa 12 milioni di euro, il Comune di Sant’Egidio del Monte Albino non riceve nessun canone, né royalties e dunque nessun vantaggio economico. Ciò a prescindere dal fatto che la salute non ha prezzo”, conclude Marrazzo

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