Salerno, neonato di 3 mesi in fin di vita: la Procura valuta la posizione dei genitori
Proseguono le indagini sulla vicenda del neonato in gravi condizioni con meningite e con tracce di cocaina nel sangue a Salerno. La Procura dovrà vagliare la posizione dei due genitori dopo che gli ultimi esami hanno confermato la presenza di droga nelle sue urine anche se di lieve entità. Sul tavolo dei magistrati, ci sono diverse ipotesi da vagliare mentre il piccolo continua ad essere grave ma stabile come scrive oggi Il Mattino. La procura di Salerno ha delegato le indagini alla Squadra mobile che, ora, dovrà ricostruire quando accaduto nell’abitazione della coppia. Gli inquirenti starebbero indagando in particolare la mamma che, al momento, non è indagata: sarebbe stata lei, riporta ancora il Mattino, dopo aver assunto l’ultima dose di droga, a poter aver fatto inalare parte della polverina al figlioletto. Quest’ultimo – ad ogni modo – è in gravi condizioni di salute per il virus che lo ha colpito e non per aver assunto la sostanza stupefacente, anche perché il bambino non sarebbe stato vaccinato contro questo virus. Il vaccino dal 2017 è diventato obbligatorio, ma i genitori avrebbero riferito che è stato un ritardo legato a problemi di Covid che avrebbe infettato i loro figli.