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Salerno, l’Asl dovrà pagare 438mila euro per un debito con una farmacia Attualità zonarcs 

Salerno, l’Asl dovrà pagare 438mila euro per un debito con una farmacia

L’Asl Salerno dovrà pagare un debito residuo di oltre 438mila euro alla società Amerina Spv. A stabilirlo è una sentenza del Tar di Salerno, che ha messo la parola fine a una battaglia legale nata per ottenere l’esecuzione di un provvedimento giudiziario del lontano 2014. Al centro dello scontro, un’obbligazione mai del tutto onorata e il tentativo dell’Asl di rinegoziare i conti di un debito ormai cristallizzato.

Tutto nasce da un debito che risale a oltre un decennio fa. L’Asl di Salerno non aveva saldato forniture per 1.078.014,55 euro alla Shire Italia, all’epoca un’importante azienda biofarmaceutica specializzata in terapie per le malattie rare, poi acquisita dalla multinazionale Takeda. Quel credito, però, è stato in seguito ceduto dalla società originaria. Per questo motivo, a presentare il conto all’Asl e a portare avanti l’azione legale è stata la Amerina Spv, la nuova titolare del diritto a incassare la somma. Già nel 2014, il Tribunale di Salerno aveva messo un punto fermo sulla vicenda con un decreto ingiuntivo che ordinava all’azienda sanitaria di pagare. Quel provvedimento, però, non è mai stato completamente onorato, spingendo la nuova società creditrice a rivolgersi al Tribunale Amministrativo per ottenerne l’esecuzione forzata. Davanti ai giudici del Tar, l’Asl ha tentato di rimettere in discussione i conti, sostenendo di aver pagato alcune fatture anche prima della condanna del 2014. Ma per i giudici era troppo tardi. Come si legge in sentenza, infatti, è “irrilevante in sede di ottemperanza” discutere “eventuali pagamenti intervenuti prima della formazione del giudicato”. In parole semplici, quel decreto ha chiuso il capitolo e non poteva più essere contestato. Per sciogliere il nodo contabile sui pagamenti avvenuti dopo la condanna, il Tar ha nominato un esperto della Ragioneria dello Stato, la cui perizia ha certificato il debito residuo, spazzando via le obiezioni dell’Asl. Ora, riporta Salernotoday, l’Asl di Salerno ha 90 giorni di tempo per versare la somma dovuta, comprensiva di capitale e interessi maturati. Se non lo farà, scatterà il commissariamento. I giudici hanno già nominato un commissario ad acta – il Direttore della Ragioneria Territoriale dello Stato – che avrà il potere di insediarsi, prelevare forzatamente i fondi necessari dal bilancio dell’ente e saldare il debito. L’Asl, di qui a 60 giorni, potrà impugnare la sentenza dinanzi al Consiglio di Stato.

 

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