Salerno, abbattimento pini al Parco Arbostella: sabato protesta di cittadini e ambientalisti
Polemica al Parco Arbostella di Salerno per l’abbattimento di numerosi pini marittimi presenti da decenni nell’area. L’intervento, giustificato dal Comune per ragioni di sicurezza, ha scatenato la protesta di cittadini e associazioni ambientaliste, contrari alla drastica decisione.
A farsi portavoce del malcontento è Europa Verde Salerno, che denuncia:
“Stanno abbattendo decine di pini marini, alberi che per decenni hanno offerto ombra, ossigeno e bellezza alla città. Non esiste un vero piano di tutela del verde urbano, e tagliare alberi non è mai la soluzione. In un’epoca di crisi climatica, servono interventi di potatura e consolidamento, non abbattimenti indiscriminati.”
Il partito chiede trasparenza e un piano di gestione del verde pubblico che garantisca la tutela degli alberi storici della città.
Per manifestare il dissenso, è stata organizzata una protesta per sabato 1° febbraio alle ore 11.00 al Parco Arbostella. L’abbattimento degli alberi è un problema culturale, che non è rappresentato da chi dovrebbe rappresentarlo, cioè praticamente l’ordine degli agronomi. Perché il marcio, parte proprio da là. È questo il problema vero, perché loro dovrebbero essere i tutori degli alberi, ma in realtà non è così. Vengono a insediare cariche politiche, si cerca di strizzare l’occhio all’amministrazione quindi si fanno grandi progetti, grandi discorsi, grandi ragionamenti, ma poi di fatto gli alberi continuano a cadere. E se ne potrebbe fare veramente a meno perché ormai ci sono molte tecniche, anche per quanto riguarda le radici, che funzionano. Poi sulle radici ci lavoriamo da 21, 22, non so, 23 anni, praticamente più o meno da quando abbiamo iniziato a fare endoterapia, da una vita, e facciamo decine e decine di alberi all’anno, in certi anni anche più di un centinaio. È un problema culturale, non c’è niente da fare, nessuno si vuole assumere più responsabilità e tirare giù un albero alto è più semplice che trovare la soluzione per tenerlo in vita. E poi mettere alberi nuovi anche quello è un business, sono piccoli, non c’è nessun rischio che cadranno, però tutti si dimenticano che vanno annaffiati. È un disastro, un vero disastro. Qui la situazione è assolutamente trasversale, non è che si tratta del sud, del nord, in tutta Italia è uguale ed è un problema terribile. Al nord, forse, in certi versi anche peggio. Poi ci sono delle realtà notevoli, bellissime.