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Salernitana alle prese con la dura legge del gol Calcio Salernitana Sport 

Salernitana alle prese con la dura legge del gol

“La dura legge del gol”, cantavano così gli 883 in una canzone del 1997. Un testo che può calzare a pennello per la Salernitana ed il suo mal di gol. Una storia che si ripete dallo scorso, deficitario, campionato. Nel torneo dello scorso anno, infatti, gli attaccanti a disposizione di Colantuono garantirono un apporto minimo di reti nella prima parte di stagione. Lamin Jallow realizzò la rete contro il Verona, Vuletich e Djuric non riuscirono a violare le porte avversarie ed il solo Bocalon (poi ceduto nel mercato di gennaio al Venezia) riuscì a mantenere una media discreta. In questa stagione, il quadro è quasi invariato visto che Djuric si è sbloccato a Livorno, mettendo a segno la rete vittoria dei granata, Jallow ha realizzato quattro gol mentre Giannetti è fermo alla rete con il Pescara. Facendo i conti, sei era le reti realizzate dagli attaccanti nello scorso campionato ed altrettanti sono quelli realizzati in questo campionato dagli attaccanti della Salernitana. Dopo due terzi del girone di andata, il bottino non è certo ricco e sul dato finale dei gol segnati incidono i rigori. Ben quattro sono stati infatti i penalty realizzati da Sofian Kiyine. A Cremona l’ennesima gara in bianco per le punte e per la Salernitana in generale. I granata sono stati incapaci di concretizzare la ghiotta occasione capitata nella ripresa con Gondo, Kiyine e Lombardi e successivamente sono stati puniti dalla rete dell’esperto Ciofani. La dura legge del gol ha colpito la squadra di Ventura che, da un lato, non sempre riesce a concludere troppo spesso verso la porta avversaria, e, dall’altro, non brilla per freddezza e precisione chirurgica sotto porta. Sul campo, fin dall’estate, Ventura ha avviato un lavoro importante con gli attaccanti che ha avuto a disposizione in ritiro e poi con chi è arrivato in un secondo momento, come Gondo, ma evidentemente non è ancora giunto il tempo della raccolta perchè la semina è ancora in corso. Da un lato, dunque, è lecito attendersi miglioramenti da parte di chi è in rosa, dall’altro, sarà necessario fare una riflessione ad ampio raggio per valutare il da farsi anche in sede di mercato. Tenendo presente che Rosina è fuori dai piani e che la società granata ha rinunciato a Calaiò, che tra l’altro era in lista, a settembre inoltrato, c’è spazio per almeno un innesto over a prescindere da tutto. Per compiere un vero salto di qualità, dunque, c’è bisogno di qualcosa in più. C’è bisogno di un attaccante sicuramente più prolifico. E’ “la dura legge del gol”.

mm

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