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Robotica nella ristorazione: da Salerno parte la sfida Attualità 

Robotica nella ristorazione: da Salerno parte la sfida

Integrare le risorse umane con l’intelligenza artificiale, valorizzare e non sostituire il lavoro del personale, incrementare la produttività ed abbattere i costi per l’azienda, ma, soprattutto, migliorare la qualità e l’efficienza del servizio finale offerto ai clienti. L’impiego della robotica nella ristorazione è spesso inquadrato negativamente, specie al Sud: il suo impatto sulle attività, però, può essere positivo e contribuire a valorizzare l’esperienza finale offerta al cliente ed anche a qualificare il lavoro delle risorse umane all’interno dell’azienda che offre servizi di ristorazione e somministrazione in generale. E’ la sfida della “Robotic Space”, giovane startup made in Salerno che sta provando a presentare sul mercato locale – e non solo – un nuovo paradigma emergente della ristorazione. Sfatando anche tanti luoghi comuni: l’esperienza finale per il cliente ed il rapporto umano su cui si fonda l’anima conviviale della ristorazione, secondo i giovani imprenditori dell’azienda salernitana, non sarebbero compromessi, ma, anzi, valorizzati in una nuova dimensione. “I robot, infatti – spiegano dalla Robotic Space – aumentano la produttività del 40%, abbattono i costi del 70%, velocizzano il servizio fino al 75%. Non eliminano l’essere umano, ma, anzi, minimizzano i costi, incrementano la produttività ed il risparmio. Vanno a supportare e velocizzare il servizio nelle sue mansioni, rendendo il lavoro del cameriere più qualificato e meno stressante, maggiormente focalizzato sul cliente”. Il robot presentato sul mercato dalla Robotic Space rappresenta l’avanguardia nella tecnologia di servizio automatizzato. Dotato di intelligenza artificiale, è in grado di navigare autonomamente, evitare ostacoli e interagire con i clienti in modo naturale e, soprattutto, in quindici lingue. Perfetto per una vasta gamma di applicazioni – dai ristoranti agli hotel, dai musei ai centri commerciali alle strutture sanitarie – il dispositivo non solo migliora l’efficienza operativa, ma arricchisce anche l’esperienza dei clienti. Tra i punti di forza vi sono, senz’altro, la visualizzazione nitida e la stabilità di movimento, basate su un rilevamento della profondità tridimensionale che va a minimizzare il rischio di accessi involontari in aree riservate. Grazie alla sua capacità di analizzare l’ambiente, infatti, i robot evitano gli ostacoli con sicurezza, assicurando, inoltre, un percorso stabile ed una navigazione precisa. Acquisisce, infatti, autonomamente la planimetria del locale ed evidenzia i punti di consegna e di raccolta, con la possibilità di impiegare servizi a tema. La tecnologia innovativa che ne è alla base, inoltre, ne consente una navigazione affidabile anche in contesti caratterizzati da scarsa illuminazione. I robot, inoltre, cooperano tra loro, evitando gli incontri tra loro senza la necessità di ricorrere all’intervento umano. L’area del vassoio singolo è di 0,2 m2, con una capacità di carico totale di 40 kg. Progettato per un utilizzo intuitivo, il vassoio permette una facile presa e posizionamento degli oggetti, ruotando a 360° per una massima comodità. Ma il robot è “intelligente” anche nell’indicare lo stato di carica, e evidenzia facilmente quando vi sono difficoltà in tal senso. Questo è, infatti, chiaramente indicato dalla striscia luminosa: verde per la ricarica, blu quando è carico o in funzione, rosso per guasti o arresti improvvisi. La rotazione è, invece, segnalata da un lampeggiante. La modalità di consegna è, inoltre, progettata per garantire stabilità ed affidabilità a tutte le velocità: in caso di necessità è possibile anche metterla in pausa. “Tutti questi elementi – concludono dalla Robotic Space nello spiegare le caratteristiche tecniche delle proprie soluzioni – consentono di comprendere quale sia la portata dell’innovazione espressa dalla robotica intelligente: il futuro sarà certamente nelle mani di chi saprà impiegarla con intelligenza per migliorare le prospettive del proprio locale e, in prospettiva, anche di chi vi lavora al suo interno”.

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