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Qualità della vita: crolla la Provincia di Salerno all’89esimo posto Economia Primo piano Turismo ed Eventi 

Qualità della vita: crolla la Provincia di Salerno all’89esimo posto

Da un anno all’altro solo riconferme. Bolzano infatti si presenta ancora una volta in cima alla classi fica della qualità della vita in Italia. Seguita, come l’anno scorso, da Trento e Belluno. Sono i risultati dell’indagine di ItaliaOggi-Università la Sapienza di Roma (giunta ormai alla ventesima edizione), che fotografa virtù, problemi, situazioni critiche e mutamenti nelle province e nelle principali aree del Paese. Nel 2018 si confermano anche le tendenze emerse nelle precedenti indagini.

Appare più sfumato il contrasto Nord-Sud in termini di buona qualità di vita in relazione al benessere economico, si allarga il divario del «vivere meglio» fra piccoli centri e grandi centri urbani (dove la vita è peggiore). Fenomeno testimoniato da due città: il brusco scivolone compiuto dalla Capitale, scesa dal 67° all’ 85° posto della classifica e la non proprio brillantissima performance di Milano che si piazza al posto numero cinquantacinque.

n generale la foto offre l’immagine di un Paese in cui si vive un po’ meglio: nel 2018 sono infatti 59 su 110 le province in cui la qualità di vita è risultata buona o accettabile, rispetto ai 56 del 2016 e del 2017. Si tratta del migliore dato registrato negli ultimi cinque anni. Stabile la situazione del Nord-Ovest e del Mezzogiorno, in netto miglioramento quella del Nord Est e del Centro (Roma a par te). Le migliori performance sono delle piccole: ottime le posizioni di Siena, Pordenone, Parma, Aosta, Sondrio, Treviso e Cuneo.

Treviso, in particolare, risulta la provincia più sicura d’Italia; Trento, Bolzano e Bologna le realtà più positive per affari e lavoro; Parma, Siena, Trento e Piacenza quelle con la migliore offerta finanziaria e scolastica; Isernia, Pisa, Ancona, Siena e Milano quelle con il più efficiente «sistema salute». Maglia nera alla calabrese Vibo Valentia, in coda alla classifica in compagnia di Catania, Napoli, Siracusa e Palermo: cinque province ricche di bellezze architettoniche e naturali che tuttavia non riescono a fare il «salto di qualità». – scrive Il Corriere della Sera

Campania e Sicilia in caduta libera

Vibo Valentia chiude la classifica sulla qualità della vita. La provincia calabrese si posiziona al 110° posto con in scia due grandi città, per storia, cultura e agglomerato urbano, come Catania e Napoli. Al capoluogo campano non bastano le grandi bellezze architettoniche e naturali per avvicinarsi all’élite della graduatoria. Crolla la Campania con Avellino al 105° posto, Caserta al 104° posto e Benevento che scivola dal 75° al 95° posto.

Dato negativo anche per la provincia di Salerno che passa dal settantatreesimo all’89° posto. Scivolano verso il fondo della classifica anche Palermo, Bari e Reggio Calabria. (scrive blastingnews.com)

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