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Protesta dei poliziotti domani davanti alla Prefettura Attualità 

Protesta dei poliziotti domani davanti alla Prefettura

 “Le lavoratrici e i lavoratori della Polizia
di Stato annunciano una mobilitazione per la giornata di domani 12 luglio
 davanti alla Prefettura. Denunciamo il dramma di un comparto
sicurezza sempre più abbandonato a se stesso: nessuna assunzione
straordinaria di personale per compensare i pensionamenti, come
dimostra la drammatica carenza di poliziotti della nostra Questura,
stipendi fermi al 2021 (per i dirigenti poi non è stato mai firmato il
primo contratto dal 2017), nessuna attenzione per le condizioni di
lavoro e il benessere organizzativo delle poliziotte e dei poliziotti,
mentre di pari passi esplode il fenomeno suicidario 28 casi, ad oggi,
tra tutto il personale in divisa solo dall’inizio dell’anno”. Lo dichiara il segretario provinciale Patrizia De Leo del sindacato di Polizia Silp Cgil di Salerno.
“Attueremo un presidio e una mobilitazione davanti alla nostra
Prefettura – spiega il segretario provinciale del Silp Cgil -, si
terranno contestualmente in tutta Italia analoghe iniziative perché la
protesta è nazionale. Proprio tramite chi rappresenta il governo sul
territorio, cioè la Prefettura, intendiamo mandare un forte messaggio
a Palazzo Chigi perché delle chiacchiere siamo stufi. Attueremo un
volantinaggio per cercare di spiegare ai cittadini che i nostri
problemi, la mancanza di risorse e di assunzioni, incidono
direttamente sulla sicurezza delle persone e sul vissuto quotidiano”.
“Le assunzioni straordinarie promesse sono un miraggio – prosegue
l’esponente del sindacato di polizia – e con una carenza di organico
complessiva di 10.000 unità, grazie al combinato disposto con i
pensionamenti che supereranno i nuovi arrivi, la Polizia di Stato avrà
sempre meno operatori nei prossimi anni. Un problema che riguarda
anche i Carabinieri e le altre forze dell’ordine. A tutto questo
aggiungiamo il contratto scaduto e gli straordinari non pagati, il
tema delle pensioni e della previdenza complementare/dedicata che
viene ignorato cosicché i poliziotti già oggi mal pagati saranno i
nuovi poveri in quiescenza, la questione dell’organizzazione del
lavoro e del benessere psicofisico che sono completamente ignorate da
chi ha responsabilità politiche e di governo”.
“L’unica elemosina regalata ai poliziotti proprio da questo mese di
luglio – conclude la nota del Silp Cgil – è un emolumento accessorio
una tantum per il solo 2023, che dovrebbe compensare il mancato
contratto. Parliamo di 24 euro lordi mensili per un agente. Neppure
mezzo caffè al giorno. Con una inflazione che viaggia oltre l’8 per
cento si tratta di una vergogna e di una offesa per tutta la
categoria. Quella del 12 luglio rappresenta solo la prima tappa di un
lungo percorso di mobilitazione se non registreremo una inversione di
tendenza concreta nella gestione delle politiche di sicurezza di
questo Paese”.

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