You are here
Processo ai parcheggiatori, le vittime: «Mai stati minacciati» Cronaca Primo piano 

Processo ai parcheggiatori, le vittime: «Mai stati minacciati»

«Non siamo mai stati minacciati, né abbiamo mai dichiarato di essere stati costretti a corrispondere l’obolo agli abusivi: le somme date per la sosta erano frutto di un’offerta a piacere». Udienza choc, ieri, nell’aula bunker del carcere di Fuorni dove era prevista la prima tappa dell’incidente probatorio disposto dal gip su istanza della Procura nell’ambito della seconda tranche dell’inchiesta sul racket della sosta culminata lo scorso maggio con l’esecuzione di 32 ordinanze di custodia cautelare. Davanti al gip del tribunale di Salerno Piero Indinnimeo, al pubblico ministero Elena Guarino, titolare del fascicolo, e al ricco collegio difensivo, sono stati ascoltati i primi 13 automobilisti presunte vittime dei parcheggiatori abusivi; dieci su tredici non solo hanno affermato di non essere mai stati costretti a pagare per la sosta ma, soprattutto, non hanno riconosciuto come proprie le dichiarazioni rese nel verbale redatto davanti ai carabinieri verbale che, sostengono, di non aver mai neanche letto. Un colpo di scena inaspettato che potrebbe imprimere una grossa svolta all’inchiesta che, proprio attraverso l’incidente probatorio, doveva nelle intenzioni della Procura “cristallizzare” le accuse prima che il ricordo delle presunte vittime potesse essere sbiadito dal trascorrere del tempo e, soprattutto, serviva a scongiurare il rischio che gli automobilisti potessero essere intimiditi dagli abusivi. (fonte: ilmattino.it)

scritto da 







Related posts