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Primo Maggio, oltre 133mila turisti in Campania con un fatturato di circa 36 milioni Attualità Economia 

Primo Maggio, oltre 133mila turisti in Campania con un fatturato di circa 36 milioni

La Campania si conferma una delle mete preferite dai turisti italiani e di tutta Europa. Dopo il pienone registrato per il ponte del 25 aprile, gli incassi del week-end del Primo Maggio sono analogamente positivi. «I dati sono stati confortanti, anche rispetto ad altre zone d’Italia dove il tempo non ha favorito una affluenza analoga. C’è stata una lieve diminuzione rispetto al ponte del 25 aprile ma era anche fisiologico visto che parliamo di  un week-end meno lungo», il commento di Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno.

Il centro studi di Confesercenti, nello specifico, ha raccolto i seguenti dati. In Campania si è registrato l’88% di occupazione in media delle strutture ricettive, considerando che 8000 di esse erano attive, tra le 1200 attività alberghiere e le 6800 extralberghiere aperte, con una capienza media rispettivamente di 70 e 10 persone. In totale, nell’ultimo week-end, in Campania ci sono stati circa 133.750 turisti. Incassi alti, con un fatturato di 35.4 milioni di euro, tra turismo, ristorazione, commercio e servizi. Il totale di introiti alberghieri ed extralberghieri è stato di oltre 15,3 milioni di euro (costo medio della camera pro capite di 55-60 euro). Altri 20,1 milioni sono arrivati (appunto) da ristoranti, commercio, shopping, artigianato, bar e servizi, con una spesa media pro capite di 50 euro. Nell’ultimo fine settimana, 2 notti e 3 giorni, ancora una volta Napoli l’ha fatta da padrone: occupazione delle strutture di oltre il 94%, considerando le 5700 attività aperte (circa 700 quelle alberghiere, circa 5000 quelle extralberghiere). Oltre 97mila i turisti presenti (97.150) con un fatturato totale di circa 25.7 milioni di euro. Incassi alti sul fronte alberghiero (11,1), con un indotto importante anche dal commercio, dalla ristorazione, dai bar, dall’artigianato e dai servizi (circa 14.5 milioni di euro).

«Gli oltre35 milioni di indotto diretto e indiretto rappresentano un’altra boccata di ossigeno per le nostre attività – commenta il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo – , che stanno ancora pagando un prezzo altissimo per la forte contrazione economica dovuta agli effetti del Covid e alla crisi internazionale. Si sta seminando bene in questo mese di maggio per raccogliere – da giugno ad agosto-, si spera, un fatturato come ai tempi che hanno preceduto la pandemia. L’estate sarà determinante per consentire a tante aziende campane di rialzare la testa e di evitare crisi irreversibili. Occorre tuttavia il sostegno delle Istituzioni per offrire ai turisti servizi sempre più efficienti e puntuali, dal trasporto su gomma ai treni e alla metropolitana sino ad una presenza più adeguata di mezzi all’esterno dell’aeroporto e alla risoluzione del nodo cantieri presenti a Capodichino. Non possiamo sbagliare da giugno a settembre, non dobbiamo perdere ma attirare nuovi turisti: ne risentirebbe non solo l’intero comparto turistico ma anche l’indotto, importante, legato a esso».
I numeri dicono anche che Napoli ha registrato il 70% di introiti dell’intera Campania nell’ultimo week-end. «Napoli tiene bene come città d’arte, i numeri sono incoraggianti, ci introduce ad un mese di maggio in cui contiamo di ricevere altri pienoni, con richieste di prenotazione per gli alberghi per i prossimi week-end dal venerdì alla domenica. Napoli – conclude Vincenzo Schiavo – trascina ancora una volta il turismo campano, insieme a Procida e alle straordinarie località, dal respiro internazionale, di Ischia, Capri e della Costiera, possono fungere da cassa di risonanza per l’economia dell’intera regione»

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