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Porta Ovest: da lunedì operai di nuovo al lavoro Economia 

Porta Ovest: da lunedì operai di nuovo al lavoro

Riapre il cantiere di Porta Ovest. Ma, per rivedere nuovamente i macchinari in azione, bisognerà attendere ancora una settimana. Ieri, infatti, sono stati portati a termine tutti gli adempimenti burocratici e l’area di lavoro è stata ufficialmente consegnata dall’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale al consorzio Arechi – formato dalle Marinelli, Carlomagno e Opere per il sottosuolo – che ha ottenuto il fitto ponte del ramo d’azienda per 6 mesi. E, contestualmente, sono stati riassunti i 14 operai della Tecnis che erano in cassa integrazione. La forza lavoro, tuttavia, appena il cantiere tornerà a lavorare a pieno ritmo, dovrà essere composta da almeno 50 unità. E, dunque, nei prossimi giorni, si procederà pure alla ricerca di operai specializzati per opere di questo tipo. Quindi, se tutto procederà senza nessun altro intoppo, lunedì si tornerà a scavare le gallerie che dovranno collegare il porto ai caselli autostradali. Le operazioni riprenderanno dall’area di Cernicchiara e non da via Ligea. Colpa, del contenzioso in corso tra Autorità portuale e società Autostrade Meridionali: quest’ultima fa ricadere la colpa dei presunti danni al viadotto Olivieri proprio agli scavi dei tunnel che dovranno collegare il porto all’autostrada. Nesso di causalità escluso dai periti dell’Autorità portuale e della procura. Tuttavia e stato deciso, in via cautelativa, di riprendere dal punto più lontano dall’oggetto del contendere. Il tempo stimato per completare l’opera è di 14 mesi. L’obiettivo dichiarato più volte, del resto, è quello di completare l’opera entro il 2022, in quanto si deve tener conto anche dei fondi europei e rendicontare i lavori fatti. E a meno di nuovi colpi di scena, sembra che lungo il tragitto non dovrebbero esserci più ostacoli. Il condizionale, tuttavia, è d’obbligo, perché su Porta Ovest, finanziata con circa 150 milioni di euro dall’Unione europea, pare incombere una sorta maledizione. Perché l’opera, oltre ad essere altamente strategica per la viabilità sia del porto che della città, è anche maledettamente dannata, in quanto in questi anni è stata al centro dell’attenzione, soprattutto della magistratura inquirente. Adesso, superate tutte le difficoltà, si potrà mettere in moto nuovamente la macchina organizzativa. L’intervento, in estrema sintesi, prevede la sistemazione dello svincolo autostradale e, in particolare, la realizzazione di un nuovo ramo di uscita autostradale per gli utenti dell’autostrada provenienti da Reggio Calabria. E la costruzione di una galleria a doppia canna, ognuna a doppia corsia e senso unico di marcia, tra l’area di Cernicchiara e via Ligea/Porto. Le operazioni relative al primo stralcio del primo lotto sono state completate. Fonte: La Città di Salerno

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