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Poesia, il nocerino Francesco Toto vince il concorso Guido Zucchi Provincia e Regione 

Poesia, il nocerino Francesco Toto vince il concorso Guido Zucchi

Francesco Toto, farmacista originario di Nocera Inferiore e residente a Manchester, nel Regno Unito, dove lavora da molti anni, è il vincitore del concorso nazionale di poesia Guido Zucchi, nella sezione On line. La sua poesia, intitolata “In un sacco”, è stata premiata dalla giuria del concorso, promosso da Vittoria Borghetti per ricordare il marito, medico e poeta. L’iniziativa è organizzata con l’associazione Succede solo a Bologna e con la collaborazione de Il Resto del Carlino.

“Quando scrissi la poesia, diversi anni fa, stavo attraversando un periodo delicato della mia vita”, racconta Toto. “Andavo via dall’Italia per il Regno Unito e questo mi provocava non poco stress: lasciavo alle mie spalle amici e famiglia, convinto che in Italia non potessi crescere come farmacista. Sarei stato visto come un commesso col camice bianco. Così ho fatto la mia scelta, di cui sono felice oggi”.

Il poeta campano racconta di aver scritto poesie “da sempre, sin da quando ho memoria. Credo di avere oltre trecento poesie nel cassetto, ma questa era la prima volta che partecipavo a un concorso”.

Toto, però, ha vinto più volte in passato il premio come miglior farmacista in terra anglosassone. Lo scorso aprile, inoltre, ha ricevuto dalla BBC il premio “Everyday Hero”, con il quale si intende premiare chi si è distinto positivamente nel proprio lavoro.

I fatti risalgono al 23 dicembre 2019. Toto lavorava in una farmacia nel supermercato Sainsburys di Chester. Una donna intenta a fare gli ultimi acquisti per il Natale, collassò a terra a causa di un arresto cardiaco. “La soccorsi praticando il massaggio cardiaco, fino a quando l’ambulanza con personale medico arrivò per portare la donna presso l’ospedale locale”. Un altro riconoscimento per chi continua a tenere alto il nome della Campania in terra straniera.

In un sacco

 

Crescere senza futuro

invecchiare nell’oblio

in valori assopiti,

linguaggi obsoleti,

gesti dimenticati

nell’espressione giornaliera

in punta di piedi, sempre,

senza far rumore

piangendo al buio

sorridendo di giorno

nascondendo in un sacco chi siamo

morendo un giorno alla volta

senza futuro.

 

Francesco Toto

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