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Pizzo alla collega di 250 euro a settimana per prostituirsi in litoranea: 40enne alla sbarra Cronaca 

Pizzo alla collega di 250 euro a settimana per prostituirsi in litoranea: 40enne alla sbarra

Per potersi prostituire sul litorale battipagliese doveva pagare il pizzo alla “collega” più anziana che, altrimenti, le avrebbe fatto togliere le bambine mostrando ai servizi sociali le sue foto mentre si prostituiva pubblicandole anche su facebook. Duecentocinquanta euro alla settimana la somma che, la 24enne di origini rumene, ha pagato per 6 lunghissimi mesi. Quando si è ribellata, però, le minacce sono diventate più pericolose coinvolgendo anche degli sfruttatori albanesi che avrebbero potuto “farle del male”; così quando la giovane ha trovato la collega davanti alla scuola elementare di Montecorvino dove si era recata per andare a prendere le sue bambine, ha capito che non poteva più fare finta di niente. Con il coraggio della disperazione è andata dai carabinieri e ha denunciato. L’istruttoria dibattimentale, da
vanti al giudice  Giocoli della terza sezione penale di Salerno, si aprirà la prossima settimana. A processo c’è una 40enne rumena ch- scrive Viviana De Vita dalle pagine de Il Mattino-, risponde di estorsione, sfruttamento della prostituzione, minaccia e violenza privata. Il calvario della giovane mamma inizia nell’aprile 2015 quando comincia a prostituirsi; la zona è la stessa dove “esercita” la 40enne che non ci mette molto a dettare le sue regole: «sai come funziona» dice alla 24enne, costringendola così a pagarle il “fitto” per la piazzola. La giovane paga fino all’ottobre 2015 ma quando smette cominciano i guai. L’imputata sostiene di essere in possesso di numerose foto che ritraggono la giovane madre mentre si prostituisce. Se la donna non pagherà il fitto, quelle immagini finiranno nelle mani delle assistenti sociali e, lei, perderà le sue figlie.

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