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PALESTRE E CENTRI FITNESS: PRONTI PER LA RIAPERTURA ENTRO FINE MESE Attualità Sport 

PALESTRE E CENTRI FITNESS: PRONTI PER LA RIAPERTURA ENTRO FINE MESE

Il mondo del fitness scalda i motori in vista della riapertura di Palestre e Centri sportivi prevista entro la fine del mese. Secondo le ultime indicazioni la ripresa delle attività delle Palestre dovrebbe slittare dal 18 al 25 maggio. Questa settimana in più servirà ai titolari e ai gestori dei Centri sportivi per organizzare in modo adeguato la ripartenza secondo regole che assicurino il mantenimento delle condizioni di sicurezza previste per scongiurare contagi da Coronavirus.
Secondo il protocollo gli ingressi dovranno essere scaglionati e nelle palestre più piccole si potrà andare soltanto su appuntamento. Bisognerà arrivare già in tenuta sportiva perché gli spogliatoi dovranno essere chiusi così come le aree comuni.  A disposizione di chi si allena dovranno esserci 7 metri quadrati di distanza dagli altri sportivi e l’uso di attrezzi dovrà contemplare la loro sanificazione dopo ogni impiego. Per l’apertura di palestre e scuole di danza soltanto chi sarà davvero a norma potrà riprendere l’attività.
Gli allenatori dovranno indossare guanti e mascherina.  Saranno impiegati dispenser per il disinfettante e dispositivi di protezione anche per i clienti che prima di entrare dovranno misurare la febbre.  Per chi ha più di 37,5 non sarà consentito l’accesso.
Sono previsti mascherine e guanti all’ingresso, gel per igienizzare le mani e misurazione della febbre.  Sarà necessario un termoscanner all’ingresso e anche sul versante delle norme igieniche, al di là di quelle basilari sulla sanificazione degli attrezzi e degli ambienti e sulla fornitura di dispenser di gel igienizzanti, i frequentatori delle palestre non potranno condividere cibo, bottigliette dell’acqua e vestiario.
Non sarà possibile fruire degli spogliatoi che dovranno rimanere chiusi fino ad ulteriori indicazioni. Questo servirà anche per monitorare i frequentatori e, nel caso di un contagio, poter tracciare le interazioni.  Nelle sale fitness saranno utilizzati dei distanziatori (tra un attrezzo e l’altro dovrà esserci uno spazio non inferiore al metro) e sarà attivato un sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti (fazzoletti monouso,mascherine/respiratori) con relative buste sigillanti così come dovranno essere predisposte specifiche attività di filtrazione dell’aria nei locali chiusi (purificatori di aria dotati di filtri).
Chi praticherà nelle Palestre il sollevamento pesi potrebbe avere delle difficoltà nel maneggiare i manubri con le mani avvolte nei guanti monouso.
Nel frattempo come accaduto per i negozi fisici sostituiti dagli e-commerce durante questi due mesi di lockdown anche per le palestre il settore del fitness online ha conquistato una larga fetta di italiani che durante la reclusione non hanno rinunciato a fare attività da casa seguendo corsi e lezioni in diretta sui social.
Questo business potrebbe proseguire anche in futuro soprattutto per quella fascia di persone che rinunceranno ad andare in palestra fino a quando l’emergenza non sarà terminata.
Il mercato delle lezioni di fitness online accostato a quello della vendita di prodotti e attrezzi per fare palestra a casa potrebbe svilupparsi nei prossimi mesi.
Intanto chi ha un abbonamento in una palestra in questi giorni sta ricevendo le comunicazioni dei propri Centri che stanno scaldando i motori nella speranza di riaprire nelle prossime settimane.
Agli affiliati viene proposto di allungare il proprio abbonamento dei giorni totali non usufruiti dalla chiusura forzata del Centro. Una altra possibilità offerta da molte palestre è quella del voucher nominale da poter utilizzare al termine dell’abbonamento oppure da poter cedere a terzi. Il cliente ha diritto al rimborso della quota parte di abbonamento della quale non ha usufruito (o del singolo titolo di ingresso)
I clienti possono richiedere ai gestori la restituzione parziale degli abbonamenti a palestre, piscine e altre attività già pagati ed il rimborso deve essere proporzionale al periodo di chiusura delle strutture e quindi alla mancata prestazione dei servizi venduti. La restituzione di quanto pagato per un servizio non goduto rientra nell’ambito di quanto previsto dall’art.1463 del c.c..







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