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Pagani. La proposta di Striano: “Creiamo un polo commerciale virtuale” Economia Provincia e Regione 

Pagani. La proposta di Striano: “Creiamo un polo commerciale virtuale”

“Aiutateci a non farci chiudere”. Continua incessante nella città di Pagani l’appello di numerosi commercianti che stanno facendo i conti con un calo delle vendite soprattutto nei giorni di festa.

La Pasqua, e subito dopo la festa della Madonna delle Galline, erano per i numerosi negozianti dei piccoli momenti propizi per guadagnare e, di conseguenza, far girare meglio l’economia in città. Con le restrizioni imposte dal Governo centrale per fronteggiare la pandemia CoViD-19, però, tutto sta diventando molto complicato. E se nella maggioranza dei casi c’è chi ha abbassato le serrande sperando che tutto finisca quanto prima, c’è chi invece si è lanciato in una nuova sfida: il web.

Il fenomeno dell’e-commerce, che vede in eBay e Amazon i sovrani di internet, ha iniziato a far capolino anche a Pagani. Il primo ad attivare la piattaforma è stato Vincenzo Striano, di Striano Babies -di Sabrina Savastano-.

“Il nostro sito strianobabies.com  è partito già da qualche giorno – ha spiegato Striano – con un’apposita campagna pubblicitaria sui social network volta a sensibilizzare le persone a non far chiudere le aziende italiane. Abbiamo iniziato a caricare i prodotti lavorando ad oltranza, fino a notte fonda (qualche volta senza nemmeno andare a dormire). Lo abbiamo fatto per cercare di salvare i sacrifici di una vita che ad un tratto, all’improvviso, li vedi andare in fumo. Quest’emergenza ha fermato tutto, ma la gente non può uscire di casa e il commercio non va avanti; è giusto, non si può far diversamente perché la salute deve venire al di sopra di ogni altra cosa, ma per noi è stato devastante: fornitori da pagare, nel nostro caso specifico cerimonie rinviate e pochissimi acquisti, bollette…”

Striano, al tempo stesso, lancia anche un’idea: un e-commerce cittadino. “Il sito è stato una mia iniziativa – ha detto ancora – ma sarebbe bello se anche gli altri commercianti facessero la stessa cosa: creare un polo commerciale virtuale paganese. E’ un lavoro massacrante, non ci dormi la notte, ma in questo momento vale il lavoro di una vita”.

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