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Oggi festa: in centomila ai piedi di san Matteo Economia Primo piano 

Oggi festa: in centomila ai piedi di san Matteo

Il rintocco delle campane della cattedrale di Salerno segnerà, sin da prima dell’alba di oggi, l’inizio della festa di San Matteo, ricorrenza religiosa certo, ma anche celebrazione dell’identità di un popolo intero. E non c’è bisogno di profeti per anticipare che, oggi, il patrono sarà travolto non solo dalla devozione dei suoi concittadini, ma anche dall’affetto di migliaia di persone che giungeranno nella Civitas Sancti Mattei dall’intera provincia e da città ben più lontane. È sabato ed è prevista una giornata di sole pieno. Questo renderà più semplice una partecipazione corale di decine di migliaia di persone tanto che la vox populi arriva ad azzardare cifre che superano le centomila presenze.

Il programma religioso è identico a quello degli ultimi anni. Dopo le celebrazioni del mattino, officiate in duomo, ogni ora, dalle 6.30 alle 9.30, l’arcivescovo Andrea Bellandi presiederà, per la prima volta, il solenne pontificale delle 10.30. Durante il rito, l’arcivescovo Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, imporrà al pastore di Salerno-Campagna-Acerno il pallio del metropolita, il vescovo che guida una provincia ecclesiastica che, nel caso specifico, comprende le diocesi suffraganee di Nocera Inferiore-Sarno, Amalfi-Cava de’ Tirreni, Vallo della Lucania, Teggiano-Policastro e l’abbazia cavese della Santissima Trinità. La processione partirà, invece, alle 18.30 dalla cattedrale. I portatori, dopo aver ricevuto la benedizione, caricheranno sulle loro spalle le statue di San Matteo, San Giuseppe, San Gregorio VII e dei Santi martiri salernitani Caio, Ante e Fortunato, e, accompagnati dalla musica delle bande di Salerno, Pellezzano e Vietri sul mare, attraverseranno via Duomo, via Mercanti, corso Vittorio Emanuele, via dei Principati, corso Garibaldi, via Roma e ritornare in duomo immettendosi in via Portacatena e attraversando Largo Sedile del Campo. Quattro grandi amplificatori consentiranno alla folla di seguire la preghiera, guidata dall’arcivescovo Bellandi, e il cammino si fermerà per tre volte per invocare l’intercessione del patrono. A piazza Cavour, i simulacri si rivolgeranno verso la spiaggia per chiedere la protezione di San Matteo per i pescatori, i marinai, i militari della Marina, per chiunque viva in mare. Ma anche per chi, in fuga dalla guerra e dalla miseria, rischia la vita nella traversata del Mediterraneo. Dinanzi a Palazzo di città la seconda sosta per elevare la preghiera a sostegno del lavoro degli amministratori pubblici. Infine, alla chiesa dell’Annunziata, il priore, monsignor Claudio Raimondo, benedirà la processione e incenserà le statue dei santi.

Non mancheranno le celebri “giravolte”. I portatori isseranno le statue e le faranno voltare su se stesse in alcuni punti del percorso – all’incrocio tra corso Vittorio Emanuele e via dei Principati, dinanzi alle Poste centrali, a Largo Campo – per permettere a tutti di poterle vedere. Al termine della processione, i portatori risaliranno in duomo attraverso la scalinata attraversata di corsa, come tradizione. E l’arcivescovo Bellandi, dalla balaustra d’ingresso, rivolgerà un breve messaggio d’augurio ai salernitani. L’ultimo atto è la messa di ringraziamento, celebrata nella cripta al termine del corteo religioso.fonte il Mattino

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