Obblighi degli eredi verso l’ex coniuge del defunto
Oggi tocchiamo un argomento un poco triste, ma su cui ci sono arrivati molti quesiti da parte dei lettori, in quanto tratta di una materia molto delicata e di cui, non sempre, si hanno notizie esaustive. Ci riferiamo a quali siano gli obblighi degli eredi nei confronti dell’ex coniuge di un defunto!
Molto spesso, purtroppo, accade che i rapporti tra i superstiti non siano proprio idilliaci per cui, le pretese avanzate dal coniuge separato rimasto in vita, vengono contrastate ed osteggiate dagli altri, privi di uno spirito di collaborazione e di vicinanza affettiva. Il quesito più comune riguarda i vari risvolti legali che si aprono laddove, tra il “de cuius” e il coniuge superstite, fossero in atto provvedimenti, a seguito di separazione o divorzio, inerenti la corresponsione di un assegno di mantenimento.
La fattispecie più comune, vista la longevità femminile e la manifesta supremazia di resistenza delle donne sugli uomini, è quella di una vedova che sopravviva al, non sempre compianto, sposo. Innanzitutto va chiarito che, la qualifica di erede, spetta solo se non è intervenuto il divorzio o una sentenza di separazione, che preveda un addebito a carico del superstite: se non compaiono queste concause, il coniuge separato è erede a tutti gli effetti, compreso il suo diritto alla legittima sull’asse ereditario.
La cancellazione dei diritti civili del matrimonio, pone fine a qualunque pretesa di successione. Abbiamo detto che, anche in regime di separazione, vengono meno le caratteristiche a succedere, se il giudice ha dichiarato l’addebito in sentenza, scaturito da una violazione dei doveri matrimoniali: quali la fedeltà, l’assistenza materiale e morale, la convivenza, il rispetto ed il contributo ai bisogni familiari.
L’addebitato, quindi, non può vantare alcuna pretesa. Se vi era in essere un assegno di mantenimento, gli eredi non hanno alcun dovere di continuare a corrisponderlo, in quanto è un’obbligazione personale che non rientra in successione. Il superstite separato, mantiene il diritto alla sua quota di legittima. Se c’è una causa in corso, gli eredi sono tenuti a corrispondere l’eventuale nuova determinazione dell’assegno, dal momento della domanda giudiziale fino alla data del decesso.
In casi del tutto eccezionali, è previsto un assegno di mantenimento a carico dell’eredità, quando il titolare di assegno divorzile periodico, può dimostrare uno stato di estremo bisogno.
Recita un detto popolare: “Povero a chi muore. Per chi resta, cucina e minestra”!