Nocera Superiore, la denuncia di un genitore: vietata gita a un bambino con disabilità
Genitore di alunno diversamente abile escluso dalla gita invoca l’intervento del ministro Giuseppe Valditara e all’assessore Fortini della Regione Campania. E’ accaduto a Nocera Superiore.
Segnalazione inoltre di episodi discriminatori e mancanza di inclusività scolastica nei confronti di mio figlio frequentante il plesso Pareti-Pucciano
Alle Autorità Competenti,
Il testo della lettera
Con la presente desidero portare alla Vostra attenzione alcuni episodi gravi verificatisi presso il Primo Circolo Didattico di Nocera Superiore (SA), che hanno coinvolto mio figlio, un alunno con difficoltà di deambulazione.
Aula non accessibile:
L’anno scorso, dopo un intervento chirurgico e un periodo di riposo, mio figlio non poteva accedere all’aula poiché si trovava al piano superiore dell’edificio. Non essendo possibile trasportarlo su e giù per le scale ogni giorno, mio figlio ha perso mesi di lezione. Solo dopo ripetute richieste e segnalazioni da parte mia, il Dirigente ha infine accettato di spostare la classe in un’aula al piano terra, mostrando un’iniziale mancanza di attenzione alla necessità di garantire pari accesso all’istruzione.
Recita scolastica di Natale:
In occasione della recita scolastica di Natale, la location scelta non disponeva di rampe o discese per disabili, rendendo impossibile l’accesso a mio figlio. Inoltre, poiché i suoi compagni erano tutti in piedi, mentre lui doveva stare seduto sulla sua sedia a rotelle, mio figlio si è sentito diverso e ha rifiutato di partecipare. Questo episodio ha avuto un impatto emotivo significativo, alimentando un senso di esclusione e diversità non adeguatamente considerato dalla scuola.
Esclusione dalle attività motorie:
La scuola, non disponendo di una palestra, utilizza una scuola di danza situata di fronte, dove i bambini sono obbligati a indossare calzini antiscivolo per svolgere le lezioni. A causa della sua condizione, mio figlio non può indossarli, ed è stato inizialmente escluso da queste attività. Solo grazie all’intervento dell’insegnante di educazione fisica è stato possibile permettergli di partecipare, mentre il Dirigente non si è attivato in alcun modo per trovare una soluzione inclusiva.
“Grave esclusione di mio figlio dalla visita guidata a Roma in data 21 ottobre 2024 dell classe 5 sez. B plesso Pareti-Pucciano di Nocera Superiore Scrivo con profondo rammarico in merito a quanto accaduto durante l’organizzazione della visita guidata a Roma, svolta dalla scuola Primo Circolo Didattico di Nocera Superiore in data 21 ottobre 2024: il Dirigente Scolastico conosce benissimo la situazione di mio figlio, alunno con disabilità. Nonostante le difficoltà nella deambulazione (dal 2021 al 2024 ha subito n. 8 interventi per allungamento e ricostruzione dell’ arto e a tutt’oggi presenta un arto più corto di 5 cm e altri interventi) era stato chiesto al Dirigente di usufruire del contrassegno di mio figlio per accedere alla zona a traffico limitato di Roma permettendo cosi al bambino di non caricare tanto sull’ arto operato, dopo tanti messaggi tra me e il dirigente mi scrive testuali parole. “Procederemo come da programma con itinerario adeguato ai partecipanti” la mia risposta fu grazie dell’ impegno farò decidere a mio figlio se c’ è la fa a fare più di 2 km a piedi, la sua risposta fu ” Mi sembra giusto che decida il bambino”, decide il bambino, risposta quasi da scaricarsi da qualsiasi responsabilità. Vengo a conoscenza che il dirigente ha un’ accordo con una azienda di trasporti locale sprovvista di pedana per disabili ragione per cui non hanno potuto avere il permesso per la zona ztl di Roma. Delusa perchè mi sarei aspetta che contattasse un’altra azienda di trasporti munita di pedana e invece no ha preferito rimanere un BAMBINO A CASA. Noi genitori siamo estremamente amareggiati per questa esclusione, che rappresenta una chiara violazione del suo diritto a partecipare pienamente alle attività educative, come previsto dalla normativa vigente. La visita guidata era parte integrante del percorso formativo proposto dalla scuola, e negare a mio figlio questa opportunità non solo ha creato un evidente disagio personale, ma ha anche leso il principio di INCLUSIONE che dovrebbe guidare ogni istituzione scolastica.
Vorrei ricordare che- si legge nella lettera inviata ad Agrotoday-, secondo la Legge 104/1992, l’articolo 12 garantisce il diritto all’istruzione e all’inclusione per gli alunni con disabilità, prevedendo che le scuole adottino tutte le misure
necessarie per rendere effettivo tale diritto. L’articolo 23 della stessa legge estende questo principio alle attività integrative ed extrascolastiche, sottolineando l’obbligo di eliminare qualsiasi barriera che possa impedire la partecipazione degli studenti con disabilità. Inoltre, il Decreto Legislativo 66/2017 ribadisce che ogni istituzione scolastica deve assicurare l ‘accessibilità e l ‘inclusione nelle attività previste dal Piano Triennale dell’offerta formativa (PTOF). La Nota Ministeriale n. 645/2002 specifica chiaramente che le visite guidate devono essere progettate in modo da garantire la partecipazione di tutti gli alunni, senza ESCLUSIONE.
La scelta di un pullman non dotato di pedana è un errore grave, che dimostra una mancanza di attenzione e pianificazione. La scuola aveva il dovere di rivolgersi a una ditta di trasporti in grado
di fornire un mezzo accessibile e di predisporre le soluzioni organizzative necessarie per garantire la partecipazione di tutti gli studenti incluso mio figlio. Non posso accettare che una mancanza organizzativa cosi evidente abbia privato mio figlio della
possibilità di condividere un ‘esperienza educativa e socializzante con i suoi compagni di classe. L’episodio non solo ha creato esclusione, ma ha anche sottolineato un grave disinteresse nei
confronti dei bisogni di mio figlio e di quelli degli altri studenti con disabilità che potrebbero trovarsi nella stessa situazione.
Dato che l ‘uscita si è già svolta, ritengo necessario esprimere il mio disappunto per quanto accaduto. Mi aspetto da parte di VOI TUTTI un provvedimento nei confronti del Dirigente Scolastico. Chiedo di avere riscontro rispetto a ciò che ho scritto perchè le mie intenzioni non si fermeranno qui posso andare anche ben oltre a ciò che sto denunciano in questa lettera”, scrive Carmela Contursi.