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Micro giardinaggio, la nuova passione dei giovani per riconnettersi alla natura Lifestyle 

Micro giardinaggio, la nuova passione dei giovani per riconnettersi alla natura

Sarà per il più tempo a casa, sarà per gli orizzonti verdi che ci mancano non potendo viaggiare, sarà che abbiamo capito che la connessione con la natura ci fa bene o sarà magari solo una moda. Resta il fatto che in un momento in cui le persone devono trascorrere più tempo a casa e cercano un livello più alto di autosufficienza in tutto, c’è una nuova tendenza da tenere d’occhio in ambito lifestyle: il micro giardinaggio, che in particolare piace ai Millennial.

Non a caso in un recente sondaggio, il 62% degli intervistati ha ammesso che la vegetazione era vitale per il loro benessere in condizioni di isolamento. Ma già prima dell’emergenza sanitaria si era registrata una grande rinascita per il giardinaggio. Ne sono esempi programmi tv a tema verde, come lo show inglese The Big Flower Fight, una sorta di masterchef per fioristi (si può vedere su Netflix) e la tematica è in aumento, soprattutto in Scandinavia e negli Stati Uniti. In Francia, le piante d’appartamento stanno avendo un boom e questo specie nelle grandi metropoli, come riflesso di una più generale macro tendenza a favore della biofilia, un vero e proprio movimento che punta a riconnettendosi con la natura, come testimonia il report di Nelly Rody dedicato al fenomeno del micro-gardening.
Il giardino interno, che può avere anche dimensioni piccole da serra o comunque da angolo verde o microscopiche non importa, in ogni caso sarà un calmante antistress, può essere abbellito con piante d’appartamento che ora si ordinano online da DNVB – questa come altre tendenze vede protagoniste le DNVB ossia Digitally Native Vertical Brands, conosciuti anche come “D2C” (Direct to Consumer) o “V-commerce”: una nuova generazione di start-up che ha avuto il coraggio di sfidare i segmenti di mercato consolidati relativamente al commercio on-line, creando nuovi trend e – di fatto – nuove opportunità per i consumatori, rispetto a ciò che propongono i colossi del mercato. In Italia nel settore verde ci sono Lezio, Bakker, Flobflower per citarne alcuni. Altri nomi europei sono The Sill, Bloomscape o Bergamotte, alcune delle quali offrono abbonamenti.

Genitorialità vegetale – Plant parenthood
Poiché le piante d’appartamento sono molto più facili da curare rispetto a un bambino o un animale domestico, i Millennial e la Gen Z le acquistano da matti. Sono le prime generazioni a posticipare la genitorialità per restare libere e flessibili più a lungo. Negli Stati Uniti, un’indagine nazionale sul giardinaggio ha mostrato che l’80% dei sei milioni di giardinieri per la prima volta erano di età compresa tra i 18 ei 34 anni. La pandemia di Covid-19 ha semplicemente intensificato questo movimento. In un sondaggio di uno dei più grandi retail europei di tecnologia, AO.com, il 62% dei Millennial ha ammesso che il proprio spazio verde era vitale per il proprio benessere durante il lockdown e il 48% pensava che fosse la parte migliore della propria casa.
Alcuni di questi giovani dal pollice verde sono anche adepti dell’estetica Cottagecore (Farmcore o Countrycore) che romanticizza la vita rurale, percependola come una nuova forma di cura di sé e di vita lenta (si va dalla moda alla cucina). Ma ci sono anche reali vantaggi: studi hanno dimostrato che le piante possono migliorare la qualità dell’aria interna, aumentare la produttività, ridurre lo stress e persino aumentare l’immunità mentre, d’altro canto, l’onnipresenza degli schermi tende a dare origine a sensazioni di ansia .
Una varietà di soluzioni digitali, app come Planta, Florish, Gardenia e Vera stanno emergendo per aiutare questi “genitori di piante” a prendersi cura dei loro giovani germogli. Spuntando come funghi, le app per smartphone ora offrono funzionalità di diagnosi intelligenti, promemoria per l’irrigazione e accesso immediato alla consulenza di esperti. E per cominciare si può partire da un bel vaso idroponico. Fonte: Ansa.it

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