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Melito, professore ucciso a scuola. Il cugino “Ammazzato come un cane” Cronaca Primo piano Provincia Provincia e Regione 

Melito, professore ucciso a scuola. Il cugino “Ammazzato come un cane”

Professore trovato morto dietro un cespuglio nel cortile della scuola media dove lavorava. Il corpo senza vita di Marcello Toscano è stato scoperto dai carabinieri nell’istituto “Marino Guarano” di Melito: la vittima presentava ferite di coltello all’addome. La morte dell’insegnante di sostegno, che è stato più volte consigliere di Mugnano, è un giallo che ha sconvolto la città alle porte di Napoli. Sul caso indagano i carabinieri che hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza, la chiave del delitto potrebbe essere nei file che saranno esaminati dai militari. La rabbia e il dolore del sindaco Luciano Mottola: “Lasciati soli dallo Stato, qui la criminalità è fuori controllo”.

Le ricerche
L’allarme è scattato ieri sera, quando i familiari non hanno visto rincasare il docente. Il figlio di Marcello Toscano si è presentato nella caserma dei carabinieri di Mugnano alle 19.25. I militari hanno raccolto la denuncia di scomparsa, avviando immediatamente le ricerche. E’ quanto precisano gli stessi carabinieri, aggiungendo che intorno alle 21-21.30 la figlia dell’uomo ha individuato la macchina del padre nei pressi della scuola e ha chiamato in caserma, sempre a Mugnano.
I militari della stazione locale sono quindi arrivati sul posto, hanno fatto aprire i cancelli dai custodi e sono entrati da soli nel perimetro dell’istituto. Hanno ispezionato tutti i locali, interni ed esterni. A trovare il corpo in un’aiuola – contrariamente a quanto si era appreso in un primo momento – sono stati i carabinieri. Sul posto è accorso anche il sindaco Luciano Mottola, che più volte ha chiesto aiuto al governo per fronteggiare l’emergenza criminalità: “Ho ancora davanti agli occhi le sirene dei carabinieri – racconta il primo cittadino scrive Repubblica – i pianti strazianti dei familiari della vittima, il via vai di curiosi e docenti che non riuscivano a credere che il teatro di un omicidio potesse essere il cortile di una scuola”.

Rabbia e dolore nel post del cugino della vittima, il giornalista campano Marcello Curzio: “Avevo un cugino, l’hanno ammazzato come un cane nel cortile di una scuola della Repubblica Italiana – si legge su Facebook – nella tarda mattinata di un anonimo martedì di fine settembre. Cronache da Melito, dove si muore senza un perché e tra l’indifferenza generale grazie ad uno Stato che ha abdicato da tempo. Diventanto solo una sorta di participio passato: qualcosa che è stato ma che adesso non c’è più”.

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